Quest’ultimo anno ha visto il mondo della musica rallentare fino quasi a fermarsi. Quasi, perché alla fine non si è mai fermato del tutto: hanno visto la luce dischi importanti, festival, iniziative a supporto dei musicisti, scioperi e manifestazioni di piazza. Segno che chi fa musica tiene davvero a quello che fa, anche nonostante difficoltà apparentemente insormontabili.
Anche noi di Sa Scena abbiamo cercato di tenere duro, come tutti coloro che, in qualche modo, non hanno mai smesso di darsi da fare per tenere in vita questo mondo, continuando a portare agli occhi dei nostri lettori quanto di buono è stato fatto. Oltre a resistere, abbiamo pensato che questo poteva essere il momento giusto per rilanciare la nostra attività e provare e gettarci in strade che, ci auguriamo, possano far crescere il progetto e, con esso, la musica prodotta nella nostra Isola.
Il primo passo è stato la costituzione dell’Associazione di Promozione Sociale “Sa Scena Sarda”, che tra i propri scopi sociali, si propone di “diffondere e promuovere la musica, gli artisti e le produzioni musicali sarde, […] approfondire la conoscenza e la diffusione della cultura musicale intesa come elemento essenziale del vivere civile […] organizzare manifestazioni finalizzate alla promozione della comunità e del suo sviluppo sociale, incentivando la consapevolezza a partecipare alla vita collettiva”. Obiettivi ambiziosi che ci impegneremo a raggiungere, perchè davvero crediamo che la musica sia un elemento essenziale del vivere civile e capace di contribuire allo sviluppo sociale della vita collettiva.
L’associazione vuole provare a dare il suo contributo a quella funzione fondamentale di agit-prop che manca alla scena musicale isolana, promuovendone il patrimonio musicale di qualità, stimolando il dibattito e creando dei contenitori che possano essere uno strumento a disposizione di tutti i soggetti coinvolti, nella speranza di dar loro visibilità, perché no, anche a livello nazionale.
In Sardegna viene prodotta ogni anno ottima musica seguita da un pubblico curioso e attento. Di cui però si parla troppo poco. E noi vogliamo che se ne parli, perché la carenza di comunicazione e di scambio si traduce in scarso confronto e altrettanto scarsa contaminazione tra i musicisti e tra le scene. Ci piacerebbe provare a fare un po’ da argine al provincialismo e all’autoreferenzialità che, a volte, ci contraddistingue.
Il clamore sorto intorno alla bellissima pubblicazione di Giacomo Serreli, Boghes e Sonos, uscita in queste settimane con la Nuova Sardegna, e la piacevole sorpresa di tutti coloro che si sono ritrovati tra quelle pagine, testimonia la scarsa attenzione dei canali istituzionali ai fenomeni musicali nell’isola.
Ci rivolgiamo, quindi, a chi si rimbocca le maniche per fare musica in Sardegna – artisti, band, producer, etichette, agenzie di booking e locali – ma il nostro vuole essere un punto di riferimento anche per i fruitori ultimi, una platea oggi costretta a casa e limitata anche nelle proprie possibilità di contribuire al sostentamento del settore, ai quali intendiamo offrire uno strumento di informazione che li renda più proattivi all’interno del dibattito culturale.
Proprio per sentirci più vicini ai nostri lettori è stato spontaneo ribattezzare il nostro progetto Sa Scena, non tanto per privarlo dell’elemento geografico, che continuerà a connotarlo, quanto per conferirgli un tocco di familiarità; a tre anni dalla sua nascita riteniamo sia giunto il momento di iniziare a chiamarlo per nome dandogli del tu.
Nell’ultimo anno abbiamo concentrato le attenzioni sulle produzioni musicali che a nostro avviso meritano maggiore visibilità per coraggio, audacia, originalità e qualità artistica della proposta. Rafforzeremo questa linea nella scelta dei player che rilanceremo, frutto di una oculata selezione da parte della redazione, e, soprattutto, nei dischi che decideremo di recensire, i quali verranno approfonditi nella nostra consueta rubrica del mercoledì, che d’ora in avanti ospiterà il nostro “Disco della settimana”.
Faranno il loro ingresso nuovi format editoriali, come playlist, recensioni di libri, videointerviste e streaming a marchio Sa Scena. Verrà inoltre creata una sezione dedicata alle etichette sarde, con l’intento di farne uno spazio di scambio e collaborazione tra artisti e label e sarà potenziato il calendario, fornendo ai fruitori maggiori dettagli e agli spettacoli una migliore visibilità.
In quest’ottica abbiamo dato una nuova veste al sito, piattaforma irrinunciabile nella quale si concentrano tutti i nostri sforzi, migliorandolo sotto vari aspetti, in vista di una sua prossima trasformazione in testata giornalistica, così da concretizzare il lavoro organizzativo e di approfondimento fatto in questi anni, dando alla redazione che abbiamo strutturato, la veste e il ruolo che merita.
La nostra attività editoriale non si limiterà alla comunicazione online, ma cercheremo di essere presenti fisicamente con live set, showcase ed eventi di dibattito in luoghi cardine, fisici e non, della diffusione della musica in Sardegna, con l’obiettivo di creare punti di contatto e di confronto tra le diverse scene.
Sa Scena continuerà a essere una realtà libera e indipendente, frutto del lavoro di tutti i ragazzi della redazione, una collaborazione appassionata, volontaria e disinteressata. Un lavoro di cui andiamo orgogliosi che non può prescindere da un apporto costante e una pluralità di visioni. Anche per questo cogliamo l’occasione per invitare tutti coloro che desiderino partecipare al progetto, a compilare il form presente sul nostro sito.
Here we go!