Cambio al vertice di Sa Scena, il saluto del direttore uscente Mauro Piredda

Mauro PireddaEditoriali

Non sempre è facile immaginare il lavoro di redazione che sta dietro una rivista. Sicuramente è ancora più difficile riuscire a capire come si ingegna una testata non generalista. Peggio ancora se si occupa di un solo aspetto di un settore specifico. Sì, perché scrivere di musica (e non della più ampia “cultura”) in un’isola nemmeno troppo abitata come la nostra è una bella impresa che richiede tanta ricerca e tanta dedizione. Entrambe quotidiane.

Sa Scena è una realtà editoriale che da sette anni perlustra i luoghi dei suoni, pesa le qualità delle diverse proposte e cerca di valorizzare quanti contribuiscono alla crescita del movimento musicale sardo. Sì, è quasi pleonastico dirlo, anche perché il suo lavoro certosino è riconosciuto dagli artisti e dagli addetti ai lavori (i tre editoriali ai nostri annuari sono delle belle tracce al riguardo). Però lo ripetiamo volentieri. Di anno in anno. Ed è del tutto opportuno farlo, soprattutto ora che un altro anno è appena concluso con i racconti aggiornati sui capodanni dei Comuni più grandi (in politica diremmo sopra i quindicimila) in concorrenza tra loro con cifre astronomiche per i più o meno blasonati artisti oltretirrenici. Insomma, c’è tanto da fare. Con la speranza che tutti i contributi alla crescita delle scene locali possano sommare virtuosamente. Certo, se poi dovesse cambiare poco, beh, si racconterà di chi ci ha provato.

Ma a proposito di cambiamenti e di avvenimenti dell’anno nuovo, eccoci qua ad annunciarne uno. Da oggi abbiamo un nuovo direttore responsabile del giornale. Ed è un grande piacere avere con noi Raffaele Angius, un collega di spessore che abbiamo avuto modo di apprezzare scorrendo le pagine di Wired, di IrpiMedia e di quella bella realtà di slow journalism isolano che è Indip. A chi da tempo segue le sue scorribande investigative promettiamo che il suo nuovo incarico qui a Sa Scena non lo distrarrà certamente dalle sue missioni. Al tempo stesso ai nostri lettori affidiamo una nuova guida che con noi condivide professionalità e passione e che alla nostra scena porterà tanta freschezza.

Bene bènnidu Raffaele. E a largos annos a tutti noi.