Ylecplise

Claudio LoiRetromania

Con il prog ho un rapporto difficile, come con la vernaccia. 

Dopo una colossale sbronza presa in giovane età ci ho messo diverso tempo prima di potermi riavvicinare a quella sostanza e anche dopo mi è sempre rimasta qualche incomprensione. Anche con il prog dopo ripetuti abusi risalenti agli anni Settanta ho dovuto interrompere e ci ho messo tanto a venire a patti con il genere. Adesso riesco a vedere la cosa con più tranquillità e ogni tanto mi concedo qualche ascolto dei classici del tempo. 

Il genere in realtà gode ancora oggi di ottima salute con estimatori tenaci che non conoscono le insidie del tempo e sono rintracciabili in ogni fascia di età e di ceto sociale. 

Anche in Sardegna il prog è vivo e lotta insieme a noi come testimonia un bel festival organizzato da tanti anni a Sestu e una discreta teoria di musicisti e band dediti a questo stile di vita.

Curiosando nel web mi sono imbattuto per caso nei cagliaritani Yleclipse e ho capito quanto sia forte la passione che tiene uniti questi musicisti. Sono in pista dal 1998 e si posizionano in uno spazio immaginario situato tra i Genesis del primo periodo e le impervie diagonali tracciate dai Van Der Graf Generator

Dovrebbero aver pubblicato 5 Cd: Mercury and Sulfurus (Arcontes 2000), Prime Substance (2003), Opus (2006), Trails of Ambergris (2008), Songs of the Crackling Atanor (2012), gli ultimi quattro tutti pubblicati dalla Mellow Records una label di Sanremo specializzata in rock progressive. Si segnala anche la partecipazione a un tributo dedicato ai Moody Blues sempre licenziata da Mellow e un sito web abbastanza aggiornato. 

La band è composta dal chitarrista e  compositore Alessio Guerriero e da Andrea Picciau (tastiere), Andrea Iddas (basso), Federico Basso (batteria) e, per un buon periodo da Roberto Diomedi (batteria).

Se vi piace il genere questa band fa al caso vostro, magari con una buona vernaccia di Oristano a farvi compagnia (senza abusare).