Vieri Cervelli Montel – A Diosa (Non Potho Reposare)

Gabriele MuredduAscolti, Singoli


è un cantautore fiorentino, con radici acquisite tra la Normandia e la Sardegna. Iosonouncane ne individua il potenziale e decide di pubblicare il suo esordio come primo disco sotto . Il musicista classe ‘95, di formazione jazz, ha studiato i cantautori e ha un’inclinazione per poesia e avanguardia. Ha deciso di cimentarsi nella pubblicazione di A Diosa (), cover personale che oscilla tra musica concreta sperimentale, inserti elettronici, cantautorato e in cui si sente anche la mano del produttore sulcitano. 

Come si affronta un brano come No Potho Reposare, una canzone iconica, per la sua bellezza e connessione col territorio e le sue tradizioni, fino ad aver assunto quasi una dimensione sacrale? Quale è la chiave di volta per bussare, da “straniero” e presentarsi offrendo una nuova versione di un brano che è stato proposto da una pletora di musicisti fino a renderla, forse, la canzone sarda per eccellenza? Come si può evitare il rischio che la scelta abusata di un brano privi l’ascoltatore dello stimolo o della curiosità nell’approcciarsi all’ascolto? 

L’unico modo per affrontare il passato, talvolta, è lacerarne il tessuto e il ricordo per affrancarsi dalle catene della tradizione soffocante e poter avanzare liberamente. Questo brano potrebbe far storcere il naso ai più devoti dell’originale, ma è una prova coraggiosa e di cui si deve tenere conto. La canzone è stata trasformata radicalmente, superando l’empasse del timore reverenziale del brano e rinunciando a fomentare qualsiasi paragone con il passato, proprio perché sono due territori stilistici differenti tra loro.

La scelta di dilatare No Potho Reposare, fino a raggiungere la durata di dieci minuti, ne ha  moltiplicato gli elementi strutturali, fino a perdere i contatti con la forma originale. Il risultato è una distillazione del sentimento puro e struggente della sofferenza emotiva e della nostalgia attanagliante.

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