Si chiama blurosso il nuovo EP di Valentina Luiu: sette nuove composizioni che proseguono il percorso già tracciato nelle precedenti uscite discografiche. Ormai il suono di Valucre è subito riconoscibile, ha uno stile molto personale e un timbro vocale tutto suo e già questa è una buona notizia. Ma la cosa che colpisce già dal primo ascolto è la qualità delle composizioni, il gran lavoro sui testi e sui suoni.
Elettronica di grana fine, ritmi che accompagnano con discreta indolenza e un piacevole senso di leggerezza e beatitudine che predispone all’ascolto e fa star bene. Musica leggera quindi, superando certe prevenzioni che il termine “leggero” si è portato dietro in questi anni. Leggero come lo aveva concepito Italo Calvino nelle sue “Lezioni americane”, leggero e lieve come quella famosa traccia dei Marlene Kuntz, leggero come possono essere gli uccelli che si librano nel cielo di Cagliari. Quella leggerezza che ci permette di elevarci al di sopra della condizione umana e ci trasporta in un loop di emozioni che solo uno sguardo laterale permette.
Parafrasando il grande Milan Kundera, blurosso potrebbe essere la sostenibile leggerezza dell’essere, un luogo dove concetti come ‘destino e sentimento’ – tanto cari a Valucre – trovano un riparo sicuro, un angolo di paradiso nel quale prendere forma e sostanza.
Il disco, disponibile sulle maggiori piattaforme dal 28 giugno, è stato prodotto da Valucre, insieme a Lorenzo Pischedda e Alberto Virdis. Il mixing e mastering è stato curato da Simone Orrù, presso il Whistle Recording Studio di Assemini. Il lavoro è stato pubblicato da Atlantide Dischi e distribuito da Artist First.