Festival delle Culture Indipendenti
Dieci anni di Underground Experiment
A cura di Gianpaolo Cherchi
Festa di compleanno riuscitissima e festeggiatissima per Underground Experiment, che ha celebrato i suoi primi dieci anni di attività con il terzo Festival delle Culture Indipendenti nella magnifica cornice “bucolica” di Molineddu, a Ossi (SS): un vero e proprio paradiso naturale trasformato in un parco artistico a cielo aperto.

L’evento, trasmesso in diretta streaming sulle frequenze di Radio Nuts, ha visto esibirsi sul palco il “padrone di casa” Paolo Lubinu, co-fondatore di Underground Experiment, che ha aperto la serata con il suo spettacolo Il Gabbiano, ipnotizzando letteralmente il pubblico, in religioso silenzio ad ascoltare il suo recital e l’abile accompagnamento della sua chitarra.
Spazio poi al songwriting raffinato di Kristina Jacobsen, che per l’occasione ha presentato il suo nuovo album Shelter.

È stata poi la volta del blues ruvido e travolgente dei Don Leone, power duo impostosi ormai da qualche anno ai vertici del settore e che ha saputo riscuotere successi anche in ambito internazionale.
Gli ultimi a salire sul palco sono stati gli Enola Bit, trio sassarese che rappresenta una delle realtà più interessanti e credibili dell’intero panorama sardo, capaci di infiammare il pubblico con le loro sonorità sintetiche e i beat elettronici, ma soprattutto con un’innata attitudine per il palco e per il live.

Se la musica era senza dubbio al centro della serata, non è stata tuttavia la sola protagonista: come sempre, l’ecletticità delle menti di Underground Experiment ha saputo dare valore al variegato mondo – spesso immeritatamente sconosciuto – delle produzioni underground, dando spazio a label discografiche, illustratori, editori, grafici, e proponendosi come vero e proprio “hub culturale”. Una vera e propria “mission” che l’Associazione Culturale si è posta fin dalla sua fondazione, cercando di puntare sempre i propri riflettori sulle realtà indipendenti, su progetti artistici e culturali alternativi, non convenzionali, di rottura. Ecco perciò che non poteva mancare un ampio spazio al mondo delle produzioni video, con l’heavy rotation di cortometraggi indipendenti, videoclip musicali e short movies provenienti dal panorama underground.
Una serata intensa e importante, dunque, degna di una realtà che da 10 anni, ormai, porta avanti con passione e dedizione progetti culturali ambiziosi, e a cui auguriamo ancora tante candeline da spegnere e tanti traguardi da raggiungere e festeggiare insieme.