tres radio express service - sa scena sarda - good vibrations - cagliari - gonnesa - 2018

Tres Radio Express Service in tour in Sardegna

Daniele MeiInterviste

Quattro chiacchiere con Roberto Luti, frontman dei e membro del progetto Playing for Change.
I Tres suoneranno questo week end a Cagliari e Gonnesa!

I Tres Radio Express Service faranno due date in Sardegna questo week end.

Sabato 24 a Cagliari per il Rosso&Blues Festival e il 25 durante Domenica al Parco a Gonnesa.

Il festival Rosso & Blues avrà luogo presso la Compagnia Cantante, in collaborazione con la stessa e l’associazione Good Vibrations, in Via Dolcetta, e vedrà per tre sabati di fila musica di respiro internazionale con anche il soul di James&Black e il blues di Francesco Piu.
Domenica al Parco è invece un’iniziativa di musica, fumetti, vintage videogames, graphic novels e birra artigianale (ho avuto il piacere di assaggiare la birra di Piero del Circolo Mine of ed è buonissima) che vede unire le forze di Comune di Gonnesa, Fab Lab Sulcis, Circolo Mine of Beer, Dark Side, Nerd Head e anche qui Compagnia Cantante e Good Vibrations.

I T.R.E.S. fanno parte del progetto internazionale Playing For Change. Roberto è pure uno dei chitarristi di punta di questo format che richiama artisti di tutto il mondo.

Roberto e Simone Luti più Rolando Cappanera in una miscela esplosiva di blues, rock, funk e psichedelia.

Facciamo quindi due chiacchiere con Roberto Luti

____

Ciao Roberto!

È un grosso piacere intervistarti per Sa Scena Sarda

Rosso & Blues e Domenica al Parco, le locandine

Intervista di Daniele Mei

Partiamo da un argomento non strettamente legato al discorso sonoro ma che m’interessa anche personalmente. Il discorso crowd funding. Evidentemente è stata la scelta giusta, dato che vi ha permesso effettivamente di realizzare il disco. Com’è nata e come avete portato avanti questo modo di finanziare il vostro lavoro?

L’idea di effettuare un crowd funding è nata da molteplici necessità e volontà. Volevamo fare un nuovo disco e ci piaceva l’idea di coinvolgere i nostri fan attivamente finanziandolo comprandolo prima che fosse prodotto. Mi sembra una cosa abbastanza logica oggi, un momento dove le case discografiche non investono più di tanto e i musicisti sono al verde. Se a delle persone piace una band e di questa volessero musica nuova, che la aiutino a produrla!

Ho appena visto la tua versione di Dark was the night registrata per il progetto Playing for Change. Una canzone del caro Blind Willie Johnson che è stata spedita nello spazio. Credi come me che il delta blues sia ancora di un’attualità sconcertante?

Il blues, specie quello più scarno delle radici, è alla base di tanta musica moderna. Negli ultimi anni è stato ripreso ed ha avuto un boom grazie a R.L. Burnside, John Spencer, White Stripe, varie one o two man Band. I giovani lo amano più adesso che negli anni ottanta o novanta. C’è stato un ritorno alle radici, alla cosa diretta e brada, schietta, del blues del Mississippi.

Il tuo chitarrismo è virtuoso e molto energico. Chi sono i tuoi maggiori ispiratori?

Vari bluesman del passato, direi tutti Robert Johnson, Blind Willie Johnson, Bukka White, Fred McDowell, Charlie Patton. Poi Ry Cooder,Taj Mahal, Jimi Hendrix, Tolo Marton, Anders Osborne,Chris Whitley e molti altri.

Che musica ascolta ora Roberto Luti?

Oggi jazz, new soul e R&B.

L’idea di mettervi in gioco con un discorso prettamente strumentale è derivata da una necessità, magari tecnica, logistica o è proprio una scelta concettuale precisa?

Nessun di noi è un valido cantante, o comunque non lo è all’altezza della parte strumentale. Meglio quindi rimanere forti facendo quello che facciamo meglio

Non so tanto di voi, trovo pochissime informazioni nella rete, oltre i video e gli album su Spotify. Vedo però che suonate davvero tantissimo. Che ruolo ha la comunicazione nella riuscita di un progetto musicale?

Ruolo importante. Oggi è importante essere presenti online per far vedere che ci sei. Purtroppo le generazioni come la mia o peggio ancora quelle precedenti, hanno difficoltà ad adeguarsi. Oggi per non scomparire devi farti vedere online. A mio avviso con integrità e verità, senza costruirsi una persona che non sia quella vera.

Raccontaci Playing for Change.

Playing for Change è un movimento che crede nella musica come momento e forza d’incontro tra persone di qualsiasi estrazione sociale, economica, politica e religiosa. Un movimento per rendere questo mondo un posto più pacifico e fraterno, migliore, nota per nota. Playing for Change è una fondazione che attraverso donazioni e ricavi dalle produzioni musicali, costruisce scuole di musica per bambini, in paesi con difficoltà economiche e sociali.

tres- sa scena sarda - cagliari - good vibrations - compagnia cantnte

Una curiosità quasi gossipara. Com’è suonare e andare in tour col proprio fratello? Oltre al fatto di trovare un mostro del basso praticamente in casa.

È bello e il legame più profondo rispetto alla amicizia porta sia a maggiore sintonia ma anche litigi, ordinaria amministrazione. Poi comunque quando si è in tournée per un po’ siamo tutti fratelli.

Vieni da Livorno, la città di alcuni grandi artisti, Nada, Bobo Rondelli e soprattutto Piero Ciampi. Ho letto che con il grande Bobo avete collaborato.

Livorno è piena di artisti, come del resto lo sono altre città cariche di carattere e dense di vita ma anche ricche di problemi. Bobo è uno dei miei cantautori e performer preferiti, un grande. Un orgoglio che mi abbia chiamato a suonare su un paio di brani di un suo disco. Grazie e aspetto di conoscerti personalmente sabato a Cagliari.