Se volete offrire un caffè virtuale a Mattia Ancillotti per ringraziarlo del suo ultimo singolo, Summit, potete farlo qui.
Chitarrista e turnista, classe 1982, formatosi al CPM di Franco Mussida con Donato Begotti, nel video di Summit (regia di Stefano Zedda) Mattia Ancillotti si aggira in una Iglesias notturna e deserta. In alcuni momenti, la scenografia essenziale dei giardini pubblici sembra quasi voler fare da amplificatore ai saliscendi emotivi dello strumentale.
C’è tanta perizia esecutiva, in certi casi anche calligrafica. Il mondo di riferimento è quello di Andy McKee, John Gomm e compagnia cantante, pardon, suonante: gente a cui l’accordatura standard della chitarra va stretta, e che alle parole preferisce perlopiù l’arpeggio e la percussive guitar. Insomma, gente che con le mani ci sa fare. E Ancillotti segue. Provare, pardon, ascoltare per credere: il suo EP d’esordio, Backgrounds, lo trovate su bandcamp e sulle mille altre facce dell’Internet.