Quando si ascolta un pezzo musicale contenuto in un EP o un album, spesso ci si concentra sulla forma finale da esso assunta. Lo si considera perlopiù come un prodotto, come un oggetto da osservare e consumare ma raramente come un elemento pulsante, frutto di un processo di realizzazione artistica. Ascoltando 232 SE, il nuovo EP di Stziopa, prodotto da Supranu Records, si ha invece l'impressione di cogliere l'artista nel processo di composizione e produzione. L'autore di Sant'Antioco, al secolo Stefano Manconi, ha messo insieme 6 tracce composte tra il 2020 e il 2022 e inizialmente pensate per la dimensione live.
La musica, spaziando tra techno, house ed elettronica, è frutto di una ricerca condotta attraverso una costruzione del suono. Quest'ultima espressione è da intendersi letteralmente perché Stziopa costruisce i propri strumenti mettendo insieme analogico e digitale e utilizzando campionatori e sintetizzatori modulari.
Anche se non c'è stato un vero e proprio progetto d'insieme dietro la pubblicazione delle tracce, esiste un nesso dato dal luogo fisico in cui sono state composte. Esse sono espressione di sensazioni fisiche, mutamenti molecolari, reazioni chimiche, che si compongono in immagini e percezioni. La musica, infatti, aiuta a dare forma a tutto ciò, così come l'arte in generale. Non è un caso che la forma definitiva dell'Ep sia stata raggiunta nel momento in cui l'artista visivo Luca Spano ne ha realizzato la copertina, la cui rappresentazione di processi che si svolgono nel mondo dell'infinitamente piccolo sembrano emergere attraverso le tracce, che riportano infatti nel titolo le espressioni scientifiche di quei movimenti.