Snake Platform Live al Castello di Acquafredda di Siliqua

Claudio LoiRetromania

Daniele Ledda di recente sta focalizzando le sue attenzioni sull’esperienza Clavius, un progetto che si concentra sulle mutazioni della macchina/strumento e le sue interazioni con l’artista. È un discorso aperto e imprevedibile che si sviluppa nel tempo attraverso sovrapposizioni di suoni, di nuove applicazioni allo strumento in un lento e inesorabile trasporto emotivo e sensoriale. Clavius può essere vissuto in perfetta solitudine o con il coinvolgimento di altri artisti. Insomma una sorta di nuova prospettiva estetica applicata alla pratica dell’improvvisazione che è un po’ il filo conduttore della carriera di e che si può intravedere nell’album pubblicato a fine 2022 ma che restituisce solo in parte la magia dell’esperienza live.

Tornando indietro nel tempo merita di essere ricordata la fantastica esperienza di , moltitudine di uomini, di suoni e idee che per miracolo emergono da un caos sonoro indecifrabile e all’apparenza poco coerente. L’esperienza Snake Platform è chiaramente ispirata alla grande avventura sonica che John Zorn porta avanti – con diverse interruzioni – sin dagli anni Ottanta e che – semplificando al massimo – è una sorta di conduction in cui i musicisti interagiscono tra di loro seguendo i segni che il maestro cerimoniere di volta in volta propone in modo spesso casuale attraverso simbologie di riferimento. La bellezza di questo progetto sta proprio nell’essere sempre imprevedibile, mai uguale a se stesso, sempre in continua evoluzione e condizionato dal numero dei partecipanti, dalla loro storia e sensibilità e persino dagli spazi fisici in cui si esplicita.

Snake Platform prende forma più o meno nel 2012 e in tanti anni di esibizioni live ha ospitato quando di meglio la scena impro sarda poteva proporre, in un continuo scambio di idee, di emozioni, di nuove visioni sonore. Anche il pubblico, in qualche modo, è coinvolto nella performance e partecipa in modo inconsapevole allo sviluppo dell’azione soprattutto grazie alla vicinanza con i musicisti e a un comune coinvolgimento emotivo. Nella primavera del 2013 Snake Platform ha trovato uno spazio ideale tra le rovine del Castello di Acquafredda nel territorio di Siliqua in una performance che si è tenuta al tramonto con un ensemble composto in quell’occasione da Daniele Ledda alla Direzione e da Mauro Medda, Matteo Leone, Matteo Dessì, Michele Uccheddu, Francesco Medas, Walter Demuru, Silvia Corda, Giacomo Casti, Gaetano Marino, Valter Alberton, Valter Mascia, Annalisa Pascai Saiu, Roberto Meloni, Matteo Muntoni, Elia Casu, Gianluca Piras e da un pubblico attento e affascinato dalla situazione. Un bel video testimonia le fasi preparatorie dell’evento e ci restituisce, almeno in parte, la magia di un progetto che può ancora regalare emozioni forti.