Il 14 aprile scorso Smiscio ha pubblicato “HOTEL”, il disco d'esordio a distanza di quattro anni dall'ultimo singolo, il cui illuminante titolo “Tutti Fanno Trap” spiegava già le ragioni di questo nuovo progetto. L'artista di Siniscola infatti (al secolo Lorenzo Miscera) non manca di ribadire che la sua lontananza dal rap era anche dovuta all'inesorabile arrivo della trap, genere a cui non sentiva di appartenere come tanti altri suoi colleghi e coevi.
E ora, con anche il supporto delle strumentali interamente curate da Marco Azara che strizzano più di un occhiolino a tutta l'ondata emo-rap-pop-punk degli ultimi anni, Smiscio riprende il microfono in mano e plasma un disco assortito di tutto ciò che era rimasto nel silenzio, dando voce a sentimenti che “vanno dall'incertezza alla voglia di rivalsa, dal dolore per un amore finito a quello per un lutto, fino al senso di colpa”.
Un percorso malinconico e intimista che si snoda lungo otto tracce e non assorbe completamente le diverse influenze, lasciando al centro voce e penna dell'artista con approccio fieramente old-school. Potrebbe comunque ricordare il Naska più hip-hop.
“HOTEL” è disponibile su tutti i principali servizi di streaming.