La prima ondata di Ska risalente ai primi anni Sessanta me la sono persa ma mi ricordo perfettamente quella della fine degli anni Settanta quando apparvero sui nostri piatti i suoni dei londinesi Specials con una carica ritmica così imprevista e coinvolgente. Poi arrivarono anche altre band come Madness, Selecter, il punk che si prestò a rivedere le sue coordinate estetiche e un nuovo mondo che si apriva ai nostri sensi e infinite varianti in corso d’opera.
Insomma una bella sferzata di energia e persino un preciso e inequivocabile messaggio politico e sociale che metteva sullo stesso piano suoni e colori del mondo e quei due toni che rivelavano infinite sfumature.
Quella roba lì ha valicato i confini dell’impero per diventare paradigma universale e condiviso anche in Italia e persino in Sardegna con il fisiologico scarto temporale.
Nella nostra piccola isola i fermenti ska hanno avuto ottima accoglienza e sono tante le band che hanno sposato questa causa e ancora oggi qualcosa rimane a dimostrazione di quanto feconda fosse l’ideologia di base.
Tra i gruppi più attivi della scena ska ci sono senza dubbio gli Skaccomatto, una formazione che si è formata a San Sperate all’inizio del 1999 e macinato centinaia di concerti in lungo e in largo per l’isola (tra cui un opening act ai mitici Toasters ovvero uno dei miti della scena ska mondiale) sotto la supervisione di Christian Sarritzu e di un organico che nel tempo ha potuto contare sull’apporto di Riccardo Erba, Andrea e Fabrizio Madeddu, Walter Perra, Paolo Sciola, Gregorio Tocco e Matteo Sensi.
Vantano ben quattro uscite discografiche, tutte autoprodotte e di difficile reperibilità a parte quella del 2005 intitolata Destinazione Sotto il Sole. Nel loro repertorio troviamo brani di loro composizione e versioni di brani italiani rivisti e corretti secondo il loro pensiero e la filosofia ska.
Prevale in queste tracce la parte più edonistica e danzereccia del movimento pur non tralasciando riferimenti alla scena politica e sociale dell’isola in un connubio che riesce a coniugare impegno e puro divertissment.
“Vivere e sopravvivere in un mondo ancora da capire / Corse contro il tempo, non c’è più via di scampo / Guardo la TV solo odio e distruzione / Contro voi parassiti, diamo inizio a una disinfestazione / Scaccomatto alla società / Scaccomatto a tutto ciò che non va / Scaccomatto alla falsità / Scaccomatto a voi che rimarrete sempre di là / Abili contrattazioni per nasconder le loro corruzioni / Guidan l’informazione per narcotizzare la nazione / Le facce dei potenti, riflesso di celati sfruttamenti / Berlusconi avanza e cresce l’intolleranza / Ma noi diciamo no, gridiamo il nostro no in questa società in cui tutto non va / Dove l’apparenza è sinonimo di ignoranza e l’intelligenza si tramuta in arroganza”. (Dos De Picos)