Recensione di Fiammetta Salomè
“7” è l’ultimo album dei Chiodi Blu. La band, formata da Marco Mancini e Alessandro Murgia alle chitarre, Monica Mureddu alla voce, Diego Soddu al basso e Paolo De Liso alla batteria, propone un progetto che combina con la musica altre forme di linguaggio quali il fumetto e la cinematografia.
Infatti, seguendo questo linguaggio, troviamo anche i videoclip dei brani Chiodi, Rock’n bang eagles e China Brooklyn realizzati da Monica Mureddu, in collaborazione con Corrado Zedda e Marco Mancini.
Un disco dal sound dark-alternative
Tornando alla questione musicale, l’album nel complesso presenta un sound dalle suggestioni Dark, alternative, vagamente new wave e con uno stile nostalgico oscillante tra i 80s e 90s.
La prima traccia è Chiodi, che si apre con un brainstorming sussurrato su una base ritmica lineare e un suono metallico e riverberato a dovere. Segue China Brooklyn, che racconta l’esperienza della cantante nella China Town di Brooklyn. Per la linea vocale si ricorre allo stile del primo brano accompagnata da una chitarra sporca e leggermente noise.
When the moon è una ballatina che alleggerisce un poco il clima teso, in cui la voce diventa melodica, ma spesso poco presente. Deep Sea Blues, è un brano da un carattere tendenzialmente indie, che alterna melodia e ritmo in modo compatto ma allo stesso tempo vario. Capitale umano riprende lo stile delle prime due tracce: risuona il parlato su un ritmo pestato e composto.
Conclusioni
7 è un album che suona bene, scorrevole, una buona parte strumentale e una voce in linea con lo stile, anche se a tratti risulta un po’ rindondante.