Scrudo HC – Scrudo

Enrico Melis CostaAlbum, Ascolti

Non è mai stato un mistero la liaison tra il punk e la provincia sarda, in particolare quella (che fu) di Nuoro: ancora in tempi non sospetti, mentre i pionieri casteddai The Claptrap si trovavano nell’imbarazzante situazione di essere additati a nazi-skin, era proprio da Siniscola che i Kenze Neke fornivano la loro versione del sound ribelle. E le successive ondate non hanno fatto di meno, non da ultimo persino l’emo: come se quell’attitudine a narrare il tedio esistenziale, tipica di punk e derivati, fosse la più adatta a dipingere la dura realtà abbandonica dell’entroterra. No m*rda, Sherlock. 

Eppure se la connessione non sorprende, certo è che tutt’oggi il movimento continua a respirare nel nuorese, tra chi segue scuole ormai lontane dalle radici e chi invece resta fieramente tra “quelli che urlano ancora”. È in quest’ultima demografica che rientrano gli , power trio militantissimo di Nuoro città, e l’hanno dimostrato con l’esordio omonimo “Scrudo”, uscito il 21 ottobre scorso: la band, composta da Cinzia (chitarre, cori), Jacopo (basso e voce) e Tony (batteria e voce), si presenta giustamente con la foto di un portavalori appena rapinato in copertina. 

Otto tracce rigorosamente sotto i due minuti, corrose nel letterale senso della parola da una sporcizia sonora irrinunciabile: a partire dalla lunga intro strumentale che poi esplode in “BARRICATE”, l’ascoltatore è come sballottato tra schitarrate sbilenche, percussioni serrate e, ovviamente, motteggi e grida in pieno stile hardcore punk. E il versante politico è ugualmente (onni)presente, dal vituperante elencare di “MI FA CAGARE” alla denuncia senza sconti di “NUGORO BRUSIADA”, lasciando anche spazio a momenti più personali come “QUEL CHE NE RESTA”. 
Il disco, autoprodotto e autodistribuito, è disponibile su Bandcamp in formato fisico e digitale.

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