Nella miriade di progetti che affollano periodicamente il panorama musicale isolano, paradossalmente non è facile trovare artisti giovani e magari già dotati del gusto per sperimentare. Che sia la tuonante necessità di emigrare, che sia la mancanza di tessuti sociali che creino comunità, la dominanza di determinati generi e di specifiche fasce d’età resta una problematica de sa scena.
Ed è in un simile contesto che un’uscita elusiva come “SHY”, singolo autoprodotto e autopubblicato lo scorso 1° marzo 2024 dalla misteriosa emergente cagliaritana (ma di stanza a Milano) Sciauri, può brillare di luce propria. Due minuti e mezzo di eterei lamenti, vocalizzi e sussurri r&b in lingua inglese, un flusso che scorre sopra la produzione minimalistica scandita dai soli 808 e rullanti.
Una sensazione tra lo smarrimento e il familiare pervade il tutto arrivando fino alle liriche stesse, dense di un certo fatalismo zoomer: e se la precedente “BLUE HOUR” (ora non più reperibile) s’incentrava perlopiù sulle vibes, nel qui presente brano l’artista classe 1997 dilegua alcune ombre e getta più luce sul proprio immaginario.
Disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming.