La galleria fotografica del concerto dei Safir Nou nello storico locale cagliaritano
Gli spazi liminali sono spazi di transizione o di trasformazione. Sono le aree di attesa tra un punto nel tempo e nello spazio e quello successivo.
Liminal è l’ultimo album dei Safir Nou, che, dopo la presentazione di inizio novembre, viene portato dal vivo per la prima volta in un club. Al Fabrik si sono schierati sul palco in formazione completa, con Antonio Firinu alla chitarra, Sergio Tifu al violino, Ivana Busu a fisarmonica, elettronica e synth, Andrea Lai al contrabbasso e al basso elettrico e Antonio Pinna alla batteria, con il prezioso contributo di un Matteo Leone fresco vincitore del Premio Andrea Parodi.
Il live si sviluppa con la successione delle tracce del primo disco “Waves” e quelle del secondo “Sands”, in linea con la tracklist e con il concetto di “Liminal” che vuole rappresentare.
Il pubblico finalmente in piedi, diligentemente munito di mascherina, a fare da cornice per un concerto atteso da molti e che risulta quasi intimo nell’esecuzione. Solo poche parole, da parte del fondatore della band, interrompono la musica per presentare il progetto e i membri del gruppo. Si prosegue poi in crescendo fino agli ultimi brani sapientemente dilatati per creare un’atmosfera mistica che con le onde, le sabbie e, soprattutto, il liminale, ha assoluta attinenza.
Il giudizio non può che essere positivo, per il concerto e per l’atmosfera che si è creata intorno a esso. Non resta che augurarci di rivederli presto calcare altri palchi.