Ritmia a D.O.C.

Claudio LoiRetromania

era un programma televisivo di Rai 2 andato in onda dal 1987 al 1988 ideato da Renzo Arbore e condotto da Gegè Telesforo e Monica Nannini: una trasmissione un po’ piaciona ma godibile e ci passava un sacco di buona musica, anche cose molto serie non proprio telegeniche, una di quelle storie che oggi ce le possiamo tranquillamente sognare.

In una puntata del 1987 ci passarono anche i , una creatura musicale ibrida che nel lontano 1986 pubblicò l’album Forse Il Mare grazie alle edizioni Robi Droli e per alcuni anni girarono il mondo portando il loro messaggio musicale.

I Ritmia, che facevano base a Firenze per questioni legate alla frequenza di corsi universitari, hanno avuto una vita breve ma molto intensa e ne facevano parte Enrico Frongia ed Alberto Balia che ricordiamo per la lunga militanza negli Argia e in tante altre combinazioni, Sandro Satta sassofonista di origini sarde ma romano d’adozione, il toscano Riccardo Tesi e l’americano Daniel Craighead

Un bel miscuglio di culture e tradizioni che riuscivano a convivere con grande naturalezza. Era un progetto estemporaneo nato per questioni contingenti ma la caratura dei singoli musicisti, era tale da ovviare anche alle difficoltà logistiche. E poi suonavano con passione e impegno e si divertivano a rivitalizzare e riscrivere le musiche della tradizione popolare, quella sarda, quella toscana e persino qualcosa che arrivava da oltre Oceano. 

Una recensione di quegli anni parlava di qualcosa identificabile come: “italian folk, italian jazz, italian new acoustic, acoustic rock” e tante altre cose collegate da un latente istinto all’improvvisazione di chiara matrice jazz

Gli anni Ottanta sono stati anche questo: una gran voglia di superare legami arcaici, di riscrivere la propria storia e di farlo con gioia e partecipazione. Ogni tanto è giusto ricordarci da dove veniamo.