Fabrizio Casti è uno dei membri storici dell’Associazione Spaziomusica di Cagliari che da tanti anni (dal 1982 per la precisione) propone un percorso di divulgazione e diffusione di esperienze musicali contemporanee di ricerca e sperimentazione in musica.
Un lavoro portato avanti in stretta connessione con i corsi di musica elettronica del Conservatorio di Cagliari e con un festival che da tanti anni è un punto di riferimento per conoscere e capire le nuove derive della musica elettronica e gli instabili linguaggi che vi transitano nei paraggi: composizione elettronica, ricerca, video art, performing art e altre bagatelle di questo tipo e un costante richiamo alla figura di Franco Oppo uno dei padri della ricerca musicale in Sardegna.
Molti dei progetti di Fabrizio Casti sono stati eseguiti all’interno del festival Spaziomusica e sono spesso caratterizzati da una immancabile predisposizione all’improvvisazione seppur all’interno di una solida struttura teorica. Sono spesso progetti flessibili che variano col variare degli esecutori e degli scenari in cui vengono proposti. E come sempre si assiste ad una dialettica che cerca di far convivere la tecnologia dei nuovi media con esperienze musicali più tradizionali. “Mondi tradizionalmente non comunicanti che si incontrano e uniscono” – per dirla con parole loro – “tecnologia che si pone come tramite per una integrazione e forse una sintesi tra diverse forme espressive diventando un incrocio trafficatissimo che produce mutamenti inesauribili in uno scambio incessante che vive in un vuoto parallelo della creazione e della rivoluzione elettronica e digitale”.
Questo breve video risale al 2010 e ci propone una delle tante versioni di Fabrizio Casti, compositore sempre in bilico tra musica e colta ed extracolta.
Sprawl di Fabrizio Casti per flauto, pianoforte, live video e live electronics
Manuel Zurria, flauti
Oscar Pizzo, pianoforte
Claudio Sinatti, live video
Fabrizio Casti, interferenze sonore