Randagiu Sardu

Claudio LoiRetromania

Il video che vi proponiamo risale più o meno al 2008 anno in cui Carlo Concu (Su ) fa uscire il suo primo album intitolato in modo emblematico Io Randagiu Sardu. Il disco viene licenziato dalla Nootempo Records che nel suo roster comprende, oltre a Randagiu, artisti come Gangalistics, (Sa Razza), Bentesoi (un progetto di Claudia Aru e Arrogalla), Mebitek, Maloscantores, Stranos Elementos e diversi altri. Un bel coacervo di idee e esperienze legate dalla passione per la rap culture, il reggae, il dub e anche un certo affetto per la cultura della Sardegna più verace.

La loro filosofia si riassume in questa schietta e lapidaria sentenza: “Nella fabbrica di idee Nootempo, non ci sono Padroni ed ogni artista aderisce ad una visione nuova della produzione Discografica. Nootempo è produrre fuori dagli schemi, trasformare ogni progetto in un evento. Sposiamo il concetto di free-art e creative commons e crediamo che la condivisione e la cooperazione a 360° serva per azzerare distanze geografiche ma  soprattutto mentali. Nootempo costruisce ponti e non muri. Dal Locale al Globale cerchiamo di mantenere la nostra identità, scambiare conoscenza, partecipare e costruire interazioni culturali interessanti. Siamo liberi Operai Culturali e ogni opera sonora o visiva è pensata, realizzata per diffondere la nostra Identità,  per promuovere la Musica, gli Eventi e l’espressione artistica indipendente.” 

E Carlo Concu (seddoresu doc) è perfettamente inserito in questo sistema di valori, la sua musica nasce e vive in una dimensione rurale, agreste, piena di vita e di sincera partecipazione alle dinamiche di una cultura che non rinnega le proprie origini ma si affaccia a un mondo in continua evoluzione. 

Intendu de su ‘entu e de sa rocca / Aintru finza in s’anima cumente unu chi tocca Cordas de na ghiterra chi sona chi intona  / Ti sesi mai frimmau e domandau cant’esti manna Sa terra aundi bivvu traballada cun sa marra