Si arriva oggi alla cerimonia finale del Premio promosso dall’Archivio Mario Cervo, che celebra in questo 2024 il suo decimo anno consecutivo ma piange anche una perdita significativa come quella di Tommy Rossi: lo storico coordinatore della rassegna si è infatti spento prematuramente il 7 luglio scorso, lasciandosi dietro un vuoto incolmabile tra l’attività giornalistica e l’impegno sociale con #nonmollaremai. Per chi in redazione l’ha potuto conoscere, come membri della giuria del premio o in altre occasioni, il dispiacere è stato palpabile.
A lui è giustamente dedicata questa nuova edizione, che avrà luogo al Parco Mario Cervo di Olbia a partire dalle 21 di oggi martedì 30 luglio, con la presentazione di Giacomo Serreli e sempre nell’obiettivo di valorizzare il lavoro di chi promuove il patrimonio culturale sardo, senza distinzioni di genere e con la sola regola di un formato fisico.
La selezione è stata operata da una giuria composta, oltre che dallo stesso Serreli, anche dal direttore scientifico dell’ISRE Marco Mulas, dalla musicista Sophia Murgia, dal giornalista Giancarlo Palermo, dal produttore Andrea Brigaglia e dall’associato dell’Archivio Fabrizio Alias.
Come ogni anno la giuria ha scelto cinque dischi di artisti sardi pubblicati nell’ultimo anno, vedendo trionfare artisti dai lavori ampiamente apprezzati (e già discussi tra queste pagine) quali Daniela Pes per il disco “Spira” (Tanca Records); Nanni Gaias per il disco “Quattro” (Tuk Music); Stefania Secci Rosa per il disco “Sola” (S’ardmusic); Matteo Leone per il disco “Raixe” (ancora S’ardmusic); e infine Sarram per il disco “Pathei Màthos” (Subsound Records). A questi si aggiunge il Premio Disco Storico, che è andato a un decano della musica sarda come Luigi Lai per l’omonimo album “Luigi Lai” contenuto nel cofanetto “Sardegna, ieri… domani” edito nel lontano 1986 e ricco della tradizione sarrabuense delle launeddas.
A ciascuno degli artisti premiati sarà consegnata una scultura artigianale, realizzata dell’artista Venceslao Mascia appositamente per l’occasione. La serata si chiuderà poi nella sede dell’Archivio contenente l’immenso materiale raccolto da Mario Cervo in vita, a cui si aggiunge tutto ciò che i figli Velia e Ottavio hanno raccolto negli anni successivi tramite l’Associazione culturale della Famiglia Cervo, grazie anche al lavoro di archiviazione di Paolo Angeli e dell’ISRE effettuato a partire dal 2014.
Ingresso libero per chiunque voglia assistere ai concerti e alla premiazione finale.