Recensione di Luigi Buccudu
In attività dal 2012 e con un album alle spalle i Pinkemical Sunset tornano alla pubblicazione, nell’ottobre del 2019, con il nuovo “Electricalpink Sunset”. Solida e senza compromessi, la seconda prova della band cagliaritana non tradisce le attese, a cavallo tra lo stoner più duro e un hardblues istintivo e viscerale.
Caratterizzato da un sound grasso e sfacciato, particolarmente curato nella proposta chitarristica, il muro di riff sorregge in maniera egregia la linea vocale, vero elemento distintivo dell’intero progetto. Le notevoli qualità di Puggioni bucano prepotentemente l’ascolto, anche se spesso però, l’avvicendamento timbrico tra pulito e urlato appare forzato e – sebbene risulti indubbiamente un marchio inconfondibile – è nelle parti di scream che si nota maggiore ripetitività.
La tracklist scorre omogenea e aderente al mood del progetto, con un incedere trascinante che genera alte aspettative live. Oltre ai due singoli “Eagle” e “PKS” spiccano in particolar modo “Breaking Old News”, la possente “Whoo Whoo” e le inaspettate aperture melodiche e i backing vocal di “Kill the eggs”.
In chiusura il pezzo che potrebbe essere il paradigma dell’intero lavoro: “Elephant’s Sadle” ammalia con la sua intro ben orchestrata per poi esplodere nel consueto scream e in un finale di puro atletismo. Un’alternanza di umano e bestia che attraversa tutto il disco ma che non sempre, e forse a ragione, risulta una convivenza virtuosa.