Concepito in Catalogna e definito in Sardegna, tra la Gallura e le Giare di Gesturi e Serri, Jar’A, l’ultimo, acclamatissimo, lavoro di Paolo Angeli, è una sua sintesi post-rock di tante delle musiche che lo hanno accompagnato nella sua formazione, dal canto a Tenore a quello gallurese e logudorese.
L’album è una suite in sei movimenti, nel quale la sua chitarra sarda preparata, registrata senza sovraincisioni o loop, esplora soluzioni sempre diverse, a tratti orchestrali, fondendo avanguardia e ancestralità, spazi aperti e sottosuolo. Un concept album sul ritorno a casa, le radici, le distanze, la storia e gli elementi della natura.
Spicca il contributo vocale di Omar Bandinu, bassu dei Tenores di Bitti ‘Mialinu Pira’, che nella seconda parte del disco, si interseca con il cantato e la chitarra di Paolo.
Jar’A è stato registrato a maggio 2020 presso l’AnMa Home Studio di Barcellona e masterizzato tridimensionalmente da Marti Jane Robertson nel suo Studio La Giraffa di Cagliari.
Il disco è distribuito da ReR Megacorp e Goodfellas, mentre dietro l’artwork, curato da Ale Sordi, c’è la composizione di Crisa e le foto di Nanni Angeli e Emanuela Porceddu.
Qui potete leggere la recensione di Simone La Croce.
Torro a pìlu ‘e abba
ràffigas mai domadas
in isbùlfida cumpro s’apnèa
e a s’ammentu ‘e s’àligas ch’intrìgo a fèdu postu in ‘sa Jara’
Ritorno in superficie
raffiche mai domate
in un soffio completo l’apnea
e affido alla memoria delle alghe posizioni fetali nella Giara