Zone Park - Mattia Barbata - Eight - 2018 - Sa

Ozone Park

Daniela SchirruInterviste

Nei giorni scorsi, ho avuto l’opportunità di intervistare , percussionista degli , con cui si è parlato di come, dopo un anno dalla pubblicazione del loro disco, la band è, e continua ad essere, un’autentica sorpresa nel panorama musicale prog isolano

Si è parlato, inoltre, dei prossimi eventi che li vedono protagonisti in questa strana estate. Due date ravvicinate e di cui una verrà annunciata nei prossimi giorni.

È passato un anno esatto dall’uscita del vostro primo disco, Fusion Rebirth, vera e sorprendente novità nell’ambito della fusion progressive italiana. Quali le considerazioni e i bilanci dopo 12 mesi dal lancio?

Dopo un anno possiamo dire che i frutti di Fusion Rebirth si vedono e si raccolgono. Considerando che il progetto è partito da zero, siamo orgogliosi che si parli di noi nell’ambito della fusion-progressive italiana. Ciò significa che stiamo riuscendo nel nostro intento. Inoltre è sempre bello vedere che il pubblico nei live, rimane colpito dal nostro abbigliamento di scena (sempre particolare, anzi cerchiamo di cambiarlo ad ogni live) e soprattutto ci dà una bella risposta ogni volta. Con Fusion Rebirth, inoltre, riusciamo a racchiudere e a colpire una fetta di pubblico molto ampia, e questo non sempre è facile quando si suona musica di nicchia.

Ascoltando Ozone Planet, il vostro recente singolo, ed in attesa di ascoltare il nuovo pezzo inedito che avete annunciato, ho notato una vostra crescente tendenza verso la musica progressiva italiana degli anni 70. Dove volete puntare esattamente? Che percorso avete fatto e state facendo dal punto di vista musicale?

Beh, la progressive ci ha sempre affascinati. Già in Fusion Rebirth ci sono parecchi elementi prog. Poi, diciamo che in un anno molte cose sono cambiate, a partire dalla formazione, che ha avuto diversi risvolti. Siamo partiti infatti avendo i fiati nella formazione, ora siamo rimasti in tre. Questo è uno dei motivi per cui forse anche il nostro stile sta tendendo in qualcosa di più progressivo. Anche solo la mancanza di un elemento contribuisce a creare sfumature stilistiche diverse. La nostra, comunque, è una continua ricerca musicale. Miriamo a creare qualcosa che sia più originale possibile. In fase di costruzione dei brani cerchiamo di evitare che il brano ci suoni “già sentito”.

Siamo stati fra i primi a recensire il vostro disco e fra i primi a raccogliere gli entusiasti favori della critica e del pubblico. Ci aspettavamo, quindi, di vedervi nei più grandi palcoscenici nazionali e internazionali del settore. In realtà abbiamo notato che fate solo poche date selezionate. Qualcosa vi ha rallentato?

Beh penso che l’ascesa verso i grandi palchi sia una dura scalata. Non impossibile, ma sicuramente neanche semplicissima. Poi ripeto, in un anno tante cose son cambiate: abbiamo rinunciato alla sezione fiati e abbiamo arrangiato i brani in maniera diversa, utilizzando il vibrafono. In ogni caso puntiamo a fare solo date selezionate, dove pensiamo che il nostro progetto possa esprimersi nel migliore dei modi.

Avete recentemente annunciato due date ravvicinate per il prossimo futuro. Qualche anticipazione? Voci bene informate vi danno presenti all’ormai importantissimo festival “In progress One” di Sestu in programma dal 5 settembre. Sono voci fondate?

Si, abbiamo annunciato due date ravvicinate. Due date per noi importanti tra l’altro. Non sveleremo tutto subito perché ci piace essere misteriosi, ma annunceremo tutto a breve sulla nostra pagina Facebook. Per quanto riguarda “In progress One” sappiamo bene che è un festival che ha assunto una grandissima importanza sull’ambito, un festival che funziona ormai già diversi anni e in cui si vedono nomi e pilastri della scena prog italiana e internazionale. Quindi, se le voci “ben informate” avessero ragione saremmo veramente orgogliosi e felicissimi di essere su quel palco quest’anno.

Al di là di quanto risposto da Gianluca sulla partecipazione della band al FestivalIn Progress One”, voci molto bene informate ci confermano, nonostante l’assenza di un elemento, della loro presenza a questo importantissimo festival che si svolgerà a settembre. Per cui noi di Sa Scena Sarda vi raccomandiamo di non perdere quest’occasione e di porre attenzione alla loro e alla nostra pagina su Facebook per qualsiasi tipo di aggiornamento su questo evento e la loro partecipazione. Un evento imperdibile che vale la pena vivere! Cosa aspettate?! Segnatevi la data del 5 settembre e rimarrete folgorati dalla bellezza di questa musica. Nel frattempo a breve ci saranno aggiornamenti sull’altra data: un evento che precederà la loro partecipazione al Festival., e di cui Sa Scena Sarda non mancherà di informarvi.