Esiste una regola non scritta, nel giornalismo musicale, che riguarda le recensioni di compilation e best of: se le review delle prime sono delle rarità, spesso malviste dagli addetti del settore, le seconde invece andrebbero selezionate cum grano salis. Su Sa Scena questo contenuto non è una novità assoluta e il criterio applicato, nella scelta dei titoli trattati, è l’importanza strategica o culturale dell’operazione musicale. Talvolta il disco brilla per un’intrinseca qualità del prodotto e per precise ragioni: un tributo a uno specifico artista, la valorizzazione di un’idea o, come nel caso della compilation Footsteps, la scelta di attirare l’attenzione su una scena locale.
Il secondo volume, curato da OBL/QUE, prosegue nel solco di raccontare quel mare magnum che è il mondo del clubbing isolano, spesso condizionato da scarsa attenzione da parte di media e istituzioni locali, come sottolineato nella nostra intervista a Teo Mannu di Basstation. Una necessità che si riflette nelle parole dei curatori, riportate sulla pagina bandcamp, “tutti i produttori coinvolti provengono dalla Sardegna, dimostrando ancora una volta la solidità e la costante crescita della scena sarda che continua a coinvolgere nuove realtà e artisti già noti”.
Il nuovo capitolo è, in realtà, la quarta raccolta curata da Obl/que, progetto nato a Cagliari e creato per diffondere, produrre e promuovere drum’n’bass, dubstep e la bass music nelle sue molteplici forme. Come mi scrive Inuza, una delle menti dietro il collettivo: “siamo infatti alla quarta compilation in generale e alla seconda di Footsteps. Le tracce arrivano random, chi me le gira a inizio anno, chi all’ultimo secondo, chi cambia idea e me ne manda tre diverse. Tra noi ci scambiamo tracce in continuazione perchè quasi tutti usciamo su varie label”. Tra i musicisti coinvolti, infatti, ci sono nomi noti e che suonano da diversi anni, come ArpXP, il duo Ntropy, Inintra, UnoTurbo, Moostatz insieme a volti emergenti come FRNTMN, Noren, j-mve (il cui esordio è stato pubblicato questo dicembre da Supranu Records). Il lavoro è un manifesto delle sinergie, del desiderio di partecipazione e della volontà di collaborare per valorizzare il panorama regionale del clubbing e dei ritmi più sincopati, seguendo le tendenze degli ultimi 30 anni nei territori dell’EDM. Alla base di tutto vi è comunque l’evidenza, lampante dai primi beat, di come ogni artista abbia contribuito con la propria visione. Le sferzate di Arguments di Ntropy, le rimiche a 145 bpm di Back to funk di Moostatz e Distopic di Noren, le venature cyberpunk e lisergiche di Thom Oab (Gabriele Serrau, autore anche dell’artwork) o le vibes suburbane della conclusiva cj080, dimostrano come i nostri artisti possano misurarsi in contesti europei blasonati.
Tutti i brani originali presenti in Footsteps vol.2, le cui registrazioni sono opera dello studio Tera Mastering, sono disponibili da dicembre sulla piattaforma Bandcamp.