Nasodoble live a Brinc@ Sardinian Music Festival – Estragon, Bologna, 2008
C’è chi ha avuto diciannove anni nel 2008, a Sassari, e cercava di suonare. E magari di farlo non proprio al Circo Massimo, ma neanche sempre e solo nella tavernetta del proprio chitarrista davanti ai soliti quattro/cinque amici storditi da sostanze psicotrope e alcoliche. Ecco, per chi ha avuto diciannove anni a Sassari nel 2008 probabilmente i Nasodoble sono stati una specie di epifania.
Musicisti di levatura, i Nasodoble suonavano suite tarantolate, scioglilingua caustici dove il jazz incontrava la musica tradizionale sarda. Soavi e incazzati, frementi e immobili, i sei Nasi attingevano a un bagaglio emozionale tanto ampio quanto quello musicale.
Immaginate la faccia di chi ha avuto diciannove anni nel 2008, a Sassari, quando ha scoperto che i Nasodoble avrebbero suonato a Bologna, all’Estragon, per la prima edizione del Brinc@ Sardinian Music Festival. In buona compagnia: quell’anno con loro c’erano i Balentia, e nelle edizioni successive il palco sarebbe stato calcato da gente come Primochef del Cosmo, White Sunset, Iosonouncane.
Il set dei Nasodoble a Bologna, per chi c’era, fu furia teatrale orchestrata con magistrale sapienza. Bardati di nero, facce dipinte, quarantasette minuti folgoranti: l’apertura con Malamalgama di nulla, la danza forsennata di Ponente p (“Tocca alla tattica contraccettiva/ tocca alla tattica dell’attacco preventivo”) e di Malvagia, la catarsi della chiusura con Primo pianto.
Avere diciannove anni nel 2008 doveva essere una figata, specie se il 30 novembre di quell’anno eri a Bologna all’Estragon. O in alternativa, se stavi nella tavernetta del tuo chitarrista/cantante/bassista, stordito da sostanze psicotrope, ad ascoltare i Nasodoble.
SCALETTA
1. Malamalgama di nulla
2. Buio
3. Tartaruga
4. Ponente p
5. Morale premolare
6. Malvagia
7. Il porto dei balocchi
8. Gastrite
9. A bocca piena
10. Primo pianto