Primi piani a Narcao Blues
Gianfilippo Masserano fotografa le ultime quattro edizioni
In fatto di blues, a livello regionale, Narcao è sicuramente la meta più rinomata.
Narcao Blues è stato il primo festival ad aver costruito e portato con forza fino ai giorni nostri un discorso sul blues che è rimasto abbastanza puro, salvo alcune deviazioni verso altri lidi in alcune edizioni.
Dal 1989 ad oggi son passati mostri sacri di livello mondiale come James Cotton, Robben Ford, John Mayall, Nine Below Zero, Mick Taylor, Larry Carlton, Canned Heat, Otis Taylor.
La lista è però lunghissima e tra i tanti altri Andy J. Forest, Jonny Mars, Scott Henderson, John Primer, Popa Chubby, Eric Sardinas, Willy DeVille, The Neville Brothers, Eric Bibb, Peter Green, Robert Randolph, Charlie Musselwhite ad esempio.
Senza contare i vari grandi italiani da Fabio Treves a Roberto Ciotti, da Eugenio Finardi a Rudy Rotta. Enzo Avitabile.
E i sardi: Don Leone, Francesco Piu, Salvatore Amara, Vittorio Pitzalis, Matteo Zuncheddu e Marco Farris, Bob Forte con Sky Dog i primi che mi vengono in mente.
Narcao Blues è un festival conosciuto anche al di fuori dei nostri confini isolani. Un esempio che anche un piccolo paese senza alcuna velleità turistica può ritagliarsi uno spazio importante e riconosciuto. Come Sant’Anna Arresi e il suo festival jazz e come altri festival nati negli anni seguenti.
Gianfilippo Masserano è uno dei migliori esponenti della fotografia musicale sarda. Spesso presente ai concerti, lo vedi imponente a bordo palco con la sua attrezzatura, sempre sorridente o concentrato sul prossimo scatto.
Queste foto sono un suo regalo per Sa Scena Sarda, e non possiamo che esserne felici e onorati.
Dopotutto, a Narcao ci tengo pure in modo particolare, dato che ci sono nato, cresciuto, e so gli effetti che un qualcosa di così importante come questo festival lascia nelle persone.
Daniele Mei