È cominciata il 13 marzo la seconda parte del festival Musas e Terras, dedicata agli strumenti musicali più rappresentativi del patrimonio culturale sardo.
Questa edizione prevede quattro eventi che si svolgeranno a Olbia, Seneghe, Burcei e Maracalagonis.
Le quattro tappe sono dedicate alle figure femminili sarde, fondamentali nello sviluppo di pratiche poetiche e musicali di tradizione orale, con un riferimento particolare a Grazia Deledda, in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita.
Il primo evento si è svolto a Olbia il 13 marzo: Sebastiano Pilosu ha condotto il laboratorio “Cantu a chiterra”; alle 16 la conferenza dal titolo “Sa boghe de sas fèminas”, e dalle 18 alle 21 il concerto di musica “Su cantu sardu a chiterra”, con il canto delle voci femminili di Gianfranca Mulas, Noemi Mulas e Sara Satta.
Ogni giornata sarà scandita da laboratori e workshop al mattino, conferenze e dibattiti incentrati sulle varie tipologie di poesia e musica tradizionale sarda nel pomeriggio, e a partire dalle 18 si darà spazio ai concerti.
A Maracalagonis, il 27 marzo, si chiuderà il calendario del Festival Musas e Terras.
La manifestazione, ideata dall’Associazione Culturale CAMPOS e finanziata dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), ha tra i suoi partner il Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica (LABIMUS) del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università degli Studi di Cagliari, il Conservatorio “G.P. Da Palestrina” di Cagliari e l’Associazione Launeddas Sardegna.
Il programma completo è consultabile di seguito e sul sito di Musas e Terras.Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta streaming tramite le pagine Facebook di Campos, ISRE, Ejatv e SE24.
