Stefano Cossiga

Moltitudine – Stefano Cossiga

RedazioneTesti


, 2018

Cosa vuol dire

Cosa vuol dire
Perdere le ore
Appresso ad un’idea
Cosa vuol dire
Cancellare un’illusione
E cadere
Nudo sull’asfalto della vita

Cosa vuol dire
Farsi abbindolare
D’altri modi di pensare
E cosa vuol dire
Farsi conquistare
Dalle intemperanze della gente
Che non sente
…e cadere
Nudo sull’asfalto della vita
Per cadere
Nudo sull’asfalto della vita

Cosa vuol dire
Prendersela a cuore
Per un’altra idea
E cosa vuol dire
Farsi tormentare
Dai pensieri e le paure
E poi cadere
Nudo sull’asfalto della vita
E poi cadere
Nudo sull’asfalto della vita

Cosa vuol dire
Cadere
Nudo sull’asfalto della vita…
Che cosa vuol dire
Cadere
Nudo sull’asfalto della vita…
Che cosa vuol dire
Che cosa vuol dire

Vorresti che

se hai bisogno che
qualcuno resti qui con te
se preferisci andare via
non ho bisogno più di te

ti ascolterò
per ogni cosa tu dirai
ti aspetterò
per ogni cosa tu vorrai

se le parole stanche
scivoleranno giù fra le mani
così, in un momento,
noi saremo già lontani

ti ascolterò
per ogni cosa tu dirai
ti aspetterò
per ogni cosa tu vorrai

vorresti che
fossi insieme a te
vorresti fossi insieme a te
ma “tu non puoi capire”
tu mi dirai

se fosse ancora giorno
allora capirei
che e’ meglio non dormire
cosi’ non sognerei

cosa vuoi da me
cosa vuoi
dimmi
cosa vuoi da me
cosa vuoi

vorresti che
fossi insieme a te
vorresti fossi insieme a te
vorresti che
fossi insieme a te
ma “tu non puoi capire”
tu mi dirai

ma “tu non puoi capire”
tu mi dirai

Dovunque Vai

Quello
Che ritieni importante
Quello
Che ogni giorno
Ti sembra un passo in piu’
Basta poco,
Un solo istante,
A farlo diventare
Un salto
Nel niente
Dovunque vai
Camminando tu
Non lasciarti cadere
Ad ogni passo che fai
Dovunque vai
Camminando
Cerchi
Spazio nella tua mente
Scegli
Di restare distante
Oppure no
Ti rigetti
Nella corrente
Per lasciarti
Trascinare
Dal niente
Dovunque vai
Camminando tu
Non lasciarti cadere
Ad ogni passo che fai
Dovunque vai
Ti vedo cadere, rialzarti e proseguire
Ti vedo cadere, rialzarti e proseguire
Dovunque vai
Camminando tu
Non lasciarti cadere
Ad ogni passo che fai
Dovunque vai
Camminando

Nella Moltitudine

Il tuo mondo e’ l’universo
Tutto il resto e’ altro spazio
Che non riconosci, che non riconosci
il tuo sguardo e’ concentrato
Sulle cose che hai gia’ fatto
Ma del tuo presente non ti importa niente
…E vai senza arrenderti mai
Lungo sentieri che altri
Hanno percorso prima di te
Sempre avanti senza accorgerti che
Tu sei uno dei tanti
Nella moltitudine
Che non si accorge di te
Il tuo mondo in una stanza
L’hai nascosto cosi’ bene
Che non lo riconosci, piu’ non lo riconosci
Il tuo orgoglio l’hai perduto
Nel rincorrere il passato
Ma del tuo presente non ti frega niente
…e vai senza fermarti mai
Rubi i pensieri che altri
Hanno gia’ fatto prima di te
Sempre avanti senza chiederti se
Tu sei uno dei tanti
Cosa rimane di te. Che cosa rimane di te
Cosa rimane di te, che cosa rimane di te
Nella moltitudine

Polline nel vento

Ti vedo perduta
Nello spazio vuoto
Cadi nel buio
Che si nutre di te
Si nutre di te
E mi sembra che il vento
Ti prenda ogni tanto
Fra le sue braccia
E ti trasporti via
Come polvere nel tempo
Dai
Un senso a quello che fai
Non importa
Se vale solo per te
Illumina
La tua anima
Falla splendere
Nel buio che c’e’
Ti vedo indecisa
E dall’incedere stanco
Vedo che il vento
Ti porta più in là
Dove non sei mai stata
…ma se ti spingi oltre
Non avere rimpianto
Se il tuo canto
Si disperderà
Come polline nel vento

Nelle sere d’inverno

Forse
Nascosta nelle tue tasche
Insieme a un’altra idea
Anche una stella c’era
Che ora non c’è più
Sparse
Tra le tue note forse
Insieme alle canzoni
Rimangono emozioni
Che non scorderò mai
Sei li davanti
E resti in silenzio
Un giorno d’inverno
E di nostalgia
Là dove i suoni
Fermano il tempo
In quel momento
Che non va piu’ via
…metti la sveglia un’ora indietro…
Forse
Impressa nelle tue mani
La linea della vita
Si perde nel domani
Che non ti prende più
Adesso
Ogni sguardo resta perso
Nelle sere d’inverno
Il giorno è un pò diverso
Da come lo volevi tu
Che sei li davanti
E resti in silenzio
Un giorno d’inverno
E di nostalgia
Là dove i suoni
Fermano il tempo
In quel momento
Che non va più via
…metti la sveglia un’ora indietro…

Il Risveglio

L’aria che risveglia la città
È fredda e umida
La pioggia lava via tutte le impurità
E la mattina nasce sulla (sua) scia
Viene a prendermi
quando il sole
è ancora pallido
L’aria che risveglia la città
È fredda e odora di caffé
La luce della lampadina diventa flebile
E l’ombra più lontana si avvicina a me
Viene a prendermi
quando il sole è ancora pallido
ed è ancora qui
quando il cielo è grigio e livido
L’aria che risveglia la città
In fretta mi getta sulla via
Tra le macchine che passano veloci
Trasformo la sua strada nella mia
viene a prendermi
quando il sole splende pallido
ed è sempre qui
che risveglia un cielo limpido