Per descrivere le sensazioni provate durante l’ascolto del nuovo album di Michael It’z viene spontaneo rispolverare il concetto di Hauntology, che andava forte qualche anno fa grazie alle intuizioni di Simon Reynolds a sua volta preso in prestito da Jacques Derrida. Si tratta di quella sensazione di straniamento temporale che si prova soprattutto nell’ascolto di composizioni di musica elettronica e, in special modo, in quel grande limbo acustico che identifichiamo come ambient. È quella strana emozione che viene descritta come “nostalgia per il futuro perduto” e che ha avuto come grandi iniziatori un gruppo come i Boards of Canada che hanno sempre lavorato in uno spazio immaginario sospeso tra ricordi, nostalgie e la presenza di fantasmi che aleggiano intorno a noi. Una presenza immaginaria ma neanche tanto che ci trasporta in una dimensione altra, in cui convivono esperienze passate, antiche vicende, persone e cose senza una logica ben precisa.
Ecco Mnemonica rilascia questo tipo di effetti collaterali, scava nelle pieghe dei ricordi, rimanda a situazioni che non hanno nessuna tangibile datazione ma fanno parte della nostra esperienza sensoriale e ci accompagna verso un futuro che forse è già trascorso. Il lavoro di Michael It’z (ovvero Michael Caria) parte da alcune riflessioni di carattere personale dovute alla perdita di una persona cara e da tutto quello che una malattia come l’alzheimer provoca nelle strutture della percezione.
Anche qui viene messa in discussione la capacità di ricordare, di avere una prospettiva temporale logica e sotto controllo. Una sorta di perdita di coscienza che è piuttosto difficile da descrivere e interpretare se non con l’ausilio di forme di comunicazione iperreali come può essere la musica elettronica contemporanea. Michael immagina e crea questi suoni utilizzando le nuove tecnologie digitali e le mette in contatto con elementi materici come i tasti di un pianoforte, i rumori delle case, degli ambienti domestici, voci più o meno riconoscibili. Un corto circuito estetico necessario a superare la soglia del dolore e la perdita delle coordinate con le quali ci orientiamo nel nostro piccolo mondo.
La natura liquida dell’elettronica supera i confini della materia e permette di ampliare lo spettro delle emozioni e Mnemonica si posiziona in questo labile e delicato contesto. Il disco, pubblicato per oggi 18 ottobre per la ROHS! Records, è disponibile sulle principali piattaforme.