Liuti ed elettronica, tradizione sardo-mediterranea ed echi di hip hop e dub, contrapposizione e compromesso. “Meigama”, termine che, in sardo, definisce una dimensione temporale, uno stato d’animo, i colori del pomeridiano in una determinata parte dell’anno, è il primo album realizzato a quattro mani dall’artista sonoro Francesco Medda (Arrogalla) e dal compositore, strumentista e ricercatore Mauro Palmas.
Otto le tracce che producono una dialettica sonora tra momenti rarefatti e pulsazioni ritmiche, abissi notturni e atmosfere marine. Il disco è un viaggio sonoro tra le danze e i canti disseminati lungo le nostre cime, coste e pianure: tràgios delle cantadas e passos torraos, gòcius e anninnias, ascendenze iberiche e speranze migranti sono il collante antropo-logico che sta alla base della sintesi tra le sapienze esecutive di chi modula corde e di chi pizzica i rumori. Il tutto all’interno di una struttura acustica ambientale eternata che scandisce i tempi di Ichnos.
Meigama è anche il nome del team, diretto da Luca Zoccheddu, che ha prodotto l’album. Grafica affidata a Rinaldo Crespi che, unitamente a Luca Spano, ha ripreso gli elementi grafici dalle opere al bucchero nero dell’artista Giampaolo Mameli. Registrazione, missaggio e mastering a cura di Corrado Tolu.