Si intitola MN USDE il primo album in studio di Mario Nardi in collaborazione con Underground Sunshine Drum Ensemble, acronimato in U.S.D.E. (al secolo Lorenzo Mele, ex-batterista dei Fratelli Detroit), prodotto dalla Van Music Records di Matteo Marini, nel 2016. Si tratta di un disco che mette in relazione caratteristiche tipiche della musica country-blues, mischiandole con suoni pop-folk della scena musicale britannica. Inserendosi in uno spazio immaginario allargato dove potrebbero esserci Jarvik Cocker, Damon Albarn, Richard Ashcroft e Paolo Nutini.
Due soli strumenti, chitarra, batteria, che prendono per mano la voce di Mario Nardi in un gioco di suoni multicolori.
Le canzoni
I testi sono stati scritti tra il 2011 e il 2015 tra Londra e il profondo e sprofondato Sulcis e hanno come tema ispiratore una donna, a cui il nostro artista scrive seguendo un approccio onirico-diretto seguendo l’andirivieni di quei profondi rapporti interpersonali che ognuno di noi incontra nell’arco della propria vita.
Tra tutte spicca Godless, l’unica delle tracce scritta a quattro mani da Mario e Lorenzo, che si caratterizza per la presenza di un semplice giro di chitarra al quale si aggiungono le maracas che danno al testo un guizzo particolare e unico che rispecchia una sorta di dialogo con questa donna, parlando di un rapporto con Dio: quel Dio che “non prende le colpe per tutto”, ma che osserva senza far niente.
My Boy, con le sue venature indie pop e un ritmo cadenzato ha un testo molto sentito, parte di un sogno, di qualcosa che si desidera, si crede di poter realizzare.
Conclusioni
Nel complesso un buon disco di piacevole ascolto anche per le orecchie meno allenate. Una ventata di ritmi blues che si uniscono con atmosfere di natura più pop e qualcosa che porta a sonorità decisamente ballabili.