Mamma Blues

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MammaBlues
Al via la dodicesima edizione del festival che ogni anno chiama a raccolta un sempre crescente pubblico di neofiti e appassionati del genere di matrice afroamericana.

Da martedì 13 agosto Dromos si trasferisce, come consuetudine, a Nureci, caratteristico borgo dell’Alta Marmilla, dove fino a giovedì 15 si svolgerà la dodicesima edizione di Mamma Blues, il festival nel festival che ogni anno chiama a raccolta un sempre crescente pubblico di neofiti e appassionati del genere di matrice afroamericana.

PROGRAMMA

12 Agosto, Anteprima

Lunedì 12, a far da preludio alla rassegna e sintonizzare le frequenze del blues per le strade del paese, saranno i neo diplomati della Music Academy di Isili, sul palco dell’Arena Mamma Blues alle 21.30 con il concerto di anteprima intitolato The Two Face of Woodstock. Il festival rimarca ancora una volta la sua grande attenzione verso la scuola isilese, che prepara gli allievi allo studio della musica moderna, seguendo standard di formazione internazionali e preparandoli nel migliore dei modi al futuro percorso accademico.

13 Agosto

Ad aprire ufficialmente la serie di concerti all’Arena Mamma Blues (martedì 13) ci penserà alle 22 La Città di Notte, band di recente formazione, capitanata da Diego Pani, che ripercorre le strade del blues, dello swing e del cool jazz con la precisa volontà di utilizzare la lingua italiana per popolare le proprie liriche, strizzando l’occhio ai pionieri dello swing italico degli anni cinquanta.

Un’ora dopo (alle 23) la calda serata si farà rovente con la Treves Blues Band, formazione fondata dall’icona del blues italiano Fabio Treves (già protagonista il giorno precedente a Ortueri). “Il puma di Lambrate” (questo il suo soprannome) ha festeggiato nel 2014 i suoi prolifici quarant’anni di carriera (ha ricevuto l’Ambrogino d’oro, importante riconoscimento conferito dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fonda la Treves Blues Band con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie e i suoi impareggiabili interpreti. Unico artista italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, Fabio Treves – che vanta anche collaborazioni con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones – quest’anno festeggia i suoi settant’anni e per l’occasione sarà accompagnato dai suoi storici musicisti: Alex “Kid” Gariazzo (chitarre e voce) , Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni).

14 Agosto

Mercoledì 14 agosto il Mamma Blues entrerà nel vivo con un doppio set che si preannuncia pirotecnico. Alle 22 a salire per primo sul palco sarà il bluesman sassarese Francesco Piu, per l’occasione in veste di One Man Band sulla scia della sua ultima fatica discografica, “Peace & Groove” (Appaloosa Records, 2016), un album dove blues, soul, funk e gospel si miscelano con storie che raccontano d’amore, di guerra e di speranza. La stesura dei testi è stata firmata a quattro mani dal trentottenne cantante e chitarrista sassarese con lo scrittore Salvatore Niffoi (vincitore del Premio Campiello nel 2006 con il romanzo “La vedova scalza”). Al suo attivo vanta svariati tour che l’hanno visto esibirsi negli Stati Uniti, Canada e nei migliori festival blues d’Europa, collezionando illustri collaborazioni (da Eric Bibb che ha prodotto il suo terzo disco, “Ma-Moo Tones”, a Tommy Emmanuel, Guy Davis e Roy Rogers), e dopo innumerevoli aperture di prestigio (John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Derek Trucks Band, Joe Bonamassa, Charlie Musselwhite, Robben Ford, Larry Carlton, Albert Lee, Fabulous Thunderbirds, Sonny Landreth).

Un’ora più tardi, alle 23, microfoni accesi per il cantante burundese J.P. Bimeni. Nel suo album di debutto, Free Me, Bimeni (discendente di una famiglia reale del Burundi) sorprende con una voce che ricorda quel soul del primo Otis Redding, in cui risuona l’anima dell’Africa. Rifugiato a Londra fin dai primi anni 2000, attraverso le sue canzoni parla di amore e perdita, di speranza e paura, con una convinzione e un’aderenza alla realtà che arrivano dalle esperienze con le quali la vita l’ha costretto a confrontarsi.

15 Agosto

L’ultima serata di Mamma Blues, giovedì 15 agosto, si apre (sempre alle 22) con la cantante e chitarrista Irene Loche e la sua Full Band, progetto in cui sonorità folk e soul si incontrano, e in cui accordature aperte e ritmi lontani la fanno da protagonisti. L’artista sarda dal 2015 è ufficialmente entrata a far parte della scuderia Magnatone, unica italiana nel panorama mondiale.

Alle 23 chiusura in bellezza con i Kokoroko, giovane band londinese di otto elementi guidati dalla trombettista Sheila Maurice-Grey. La formazione si caratterizza per le coinvolgenti composizioni in stile soul e spiritual, e si ispira a maestri come Fela Kuti, Ebo Taylor e Tony Allen e alle sonorità provenienti dall’Africa Occidentale. Lo stile che li contraddistingue prende forma dalle loro radici Nigeriane e West Africa, mescolate ai suoni urbani londinesi. Dal vivo i Kokoroko hanno costruito la loro ampia fama (registrando diversi sold out nel loro recente tour invernale) e catturando il pubblico attraverso l’abilità musicale e la spiccata presenza scenica. Il brano Abusey Junction incluso in “We Out Here”, compilation manifesto di Brownswood Records, ha raggiunto la cifra di 30 milioni di visualizzazioni su Youtube.

Spenti amplificatori e riflettori sul palco dell’arena, la musica del diavolo proseguirà ogni sera a partire dalla mezzanotte nei Giardini Sottomonte, con The Wheelers (martedì 13), Bob Forte Band (mercoledì 14) e The Vipers (giovedì 15).

I biglietti per la prima e la seconda serata del Mamma Blues costano 10 euro (più diritti di prevendita); 15 euro il prezzo per la terza, 25 euro per l’abbonamento alle 3 serate.

[Fonte: Comunicato Stampa]