Leftlovers – Sushicorner

RedazioneMusica, Recensioni

Recensione di Muflone

I sono Antonio Orrù e Andrea Pilleri. Membro degli Undisco Kidd il primo, membro di innumerevoli band (Loveboat, The rippers, The oops) e esponente di rilievo della scena garage punk sarda il secondo. Dopo Konichiwow, uscito l’anno scorso per la tedesca Alien Snatch, il duo fa il suo ritorno con questo Ep, , stampato in cassetta dalla cagliaritana e suonato da un’intera band.

Un ep dai vari generi

L’Ep consta di quattro pezzi velocissimi che non si fa in tempo ad ascoltare e sono già finiti. Gli ingredienti sono beat, garage, punk, pop, lo-fi attitude.

Immaginate di ascoltare i Beatles di Magical Mistery tour e schiacciate il pedale dell’accelleratore. Aggiungeteci un tocco di marciume e una bella spruzzata di punk e otterrete la musica dei Sushicorner.

Leftlovers è certamente frutto di un buon lavoro di composizione che seppure ben nascosto dietro una montagna di ironia, fa percepire un progetto pensato e ben suonato, con degli interessanti arrangiamenti e svariati possibili sbocchi creativi per il prossimo futuro.

Personalmente la traccia che preferisco è Do I look I’m under twentyone, che con quella melodia vocale (le due voci cantano sempre all’unisono creando un certo effetto cartoon) sembra venire direttamente dal mondo dei Banana Splits (Sigla), ma anche gli altri pezzi sono di livello.

Un disco che mette di buon umore

Non altrettanto si può dire della registrazione. Capisco l’approccio lo-fi e una certa attitudine da “produci qualcosa e vai in tour” che è ormai la norma in ambito underground, ma in questo caso mi sembra tutto un po’ troppo buttato lì. Sia per quanto riguarda la produzione dei suoni, praticamente inesistente, sia per quanto riguarda il missaggio, a tratti molto squilibrato.

Detto questo, le tracce risultano coinvolgenti e hanno il sicuro pregio di metterti di buon umore, consiglio a tutti di andare a sentirli dal vivo.