Isole che Parlano
La giornata del 10 Settembre
Domani l’anteprima Aspettando Isole che Parlano aprirà la sezione musicale del Festival.
Nella suggestiva cornice della Tomba dei Giganti “Coddu Vecchju” ad Arzachena ,e alle ore 18:30, si terrà il concerto del duo Nostos — una fanfara transadriatica Irida Gjergji (viola, voce, elettronica) e Flavia Massimo (violoncello, elettronica): Una fanfara onirica e nostalgica per due archi e due voci che proporranno un repertorio rivisitato di brani del patrimonio tradizionale di Albania, Romania, Bulgaria: “un cortocircuito geografico di sonorità che partono dai Balcani per raggiungere le atmosfere mediterranee e mediorientali in un libero abbraccio»
Alle ore 21.00, presso il Centro Di DoCuMentazione Del Territorio, prenderà il via anche Isole che Parlano di fotografia, con l’inaugurazione della personale Broken Songlines di Monika Bulaj. Realizzata con il contributo di Fujifilm e in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, presenta 51 immagini 80X50, parte di un progetto sulle minoranze in fuga e sulla scomparsa della ricchezza della complessità, risultato di una millenaria convivenza di genti, fedi, credenze, riti.
Alle 22.30 la fotografa sarà protagonista della performance multimediale Broken Songlines – Tre manoscritti, una narrazione estemporanea di storie, di amori, di fughe e di resistenze.
Tutti gli incontri e i concerti di Isole che parlano sono a numero chiuso con prenotazione obbligatoria, per i singoli eventi, sul canale Eventbrite del festival, all’indirizzo https://isolecheparlano.eventbrite.it.
Per garantire la massima sicurezza e la salute di tutti, gli organizzatori, conformemente alle normative vigenti, ha adottato un protocollo sanitario con misure specifiche contro la diffusione del Covid-19. All’atto della prenotazione gli spettatori dovranno fornire i propri recapiti e dichiarare di non aver presentato, nelle ultime due settimane, i sintomi del virus, di non essere stato in quarantena, isolamento o a contatto con soggetti positivi o sintomatici.
Gli organizzatori fanno appello alla collaborazione e alla responsabilità degli spettatori, affinché siano evitati comportamenti che possano mettere a rischio la salute di tutti.
Programma
Giovedì 10 Settembre
10 settembre
ISOLE CHE PARLANO di musica
Aspettando Isole che Parlano
Arzachena Tomba Dei Giganti Coddu Vecchju ore 18,30
Ai Giganti
Nostos – una fanfara transadriatica
(Albania-Italia)
Irida Gjergji viola, voce, elettronica
Flavia Massimo violoncello, voce, elettronica
ISOLE CHE PARLANO di fotografia
Palau Centro Di DoCuMentazione Del Territorio ore 21,00
Inaugurazione mostra Broken Songlines della fotografa Monika Bulaj
Palau Cine Teatro Montiggia ore 22,30
Riflessioni sull’etica di un mestiere
La fotografa si racconta
Broken Songlines – Tre manoscritti
performing reportage di e con Monika Bulaj in collaborazione con Istituto Polacco di Roma e Fujifilm
Biografia Artisti
BIO
Irida Gjergji – viola e voce
Avvicinatasi allo studio della musica con il violino all’età di sei anni, prosegue il percorso di formazione tra Italia e Albania, diplomandosi in viola al Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara. Ha collaborato in diverse orchestre sinfoniche, liriche e da camera e ha all’attivo concerti in duo col pianoforte. Approfondisce una ricerca nell’ambito di musiche di scena, dedicandosi anche al teatro ragazzi. È autrice e musicista di Sarabanda Postcomunista, un concerto spettacolo di musiche dal folklore albanese in chiave contemporanea.
Flavia Massimo – violoncello e voce
Diplomata presso il Conservatorio de L’Aquila, è specializzata in repertorio classico e moderno e regista del suono. Ha ricoperto il ruolo di violoncellista solista in rassegne musicali e festival di vario genere. Lavora al progetto solista “Celloop” per violoncello solo, voce ed elettronica dal vivo ed è anche interprete di brani contemporanei e composizioni per violoncello, violoncello aumentato ed elettronica. In qualità di regista del suono è assistente musicale e sound designer Dal 2016 è direttrice artistica del festival “Paesaggi Sonori”.

