Domani, giovedì 8 settembre entrerà nel vivo la XXVI edizione del Festival Internazionale Isole che Parlano con il lungo fine settimana di musica e fotografia che accompagnerà il pubblico fino a domenica 11.
Il primo appuntamento della giornata sarà a La Maddalena al tramonto – ore 18:30 – sulla Scogliera di Tegge per l’affascinante concerto che vedrà protagonista il Synne Sanden Trio (Norvegia) con la leader della band al piano e alla voce, accompagnata da Henrik Schimdt (sintetizzatori e fisarmonica) e Julie Kleive (sintetizzatori e percussioni). Sanden, artista di spicco dell’avanguardia pop norvegese caratterizzata da una personalissima drammaticità, fortemente emotiva e quasi teatrale, tornerà al Festival per presentare una sintesi della sua discografia da solista in un’esibizione semiacustica, caratterizzata da melodie nordiche di orientamento art-pop.
In serata si tornerà a Palau per l’inaugurazione, in programma alle 21:30, di Isole che Parlano di fotografia quest’anno dedicata a Franco Zecchin e alla mostra Continente Sicilia.
L’esposizione – che resterà aperta al pubblico negli spazi delle sale polivalenti del Cineteatro Montiggia fino al 9 ottobre – presenterà un’ampia selezione di immagini che vanno dal 1975 al 1994, periodo in cui Zecchin ha fotografato la Sicilia durante gli anni della guerra di mafia e del forte impegno civile, non tralasciando aspetti riguardanti società, cultura, tradizioni e quotidianità. Immagini nate dalla tensione tra ricerca estetica e critica sociale: alla brutalità mafiosa, fatta di omicidi e di attentati, si accompagnano i processi e i funerali; alle immagini delle esperienze di vita all’interno degli ospedali psichiatrici, si alternano quelle degli spazi urbani, delle feste religiose, degli incontri e delle relazioni in un contesto sociale denso e aperto sul mondo.
La prospettiva proposta dal percorso espositivo è antitetica a quella di un’insularità marginale e bloccata nella sua unicità, rassegnata a subire l’oppressione del potere mafioso e incapace di reagire agli stimoli dell’attualità globale. Le proteste e le mobilitazioni ricordano che la Sicilia non è solo il luogo di nascita della mafia ma anche dell’antimafia e di numerose sperimentazioni sociali.
A seguire, alle 22:30, il pubblico avrà poi l’opportunità di conoscere più da vicino il lavoro e l’opera di Zecchin. Il fotografo che, insieme a Letizia Battaglia sua compagna di vita e di lavoro per oltre 20 anni, ha narrato la Sicilia e la mafia in tutto il mondo, si racconterà nell’incontro/lezione Riflessioni sull’etica di un mestiere, che si terrà al termine dell’inaugurazione. L’incontro sarà preceduto da Momenti DiVini, una degustazione di vini di piccoli produttori sardi, il primo dei momenti dedicati al territorio e ai suoi prodotti di Isole che Parlano di Sapori.
Isole che Parlano di musica riprenderà venerdì 9 settembre con 4 concerti in programma nel corso della giornata.
La giornata si aprirà alle 11:30 con Christian Ferlaino (Calabria) – sax alto, sax baritono e campanacci – che si esibirà in solo sulla bellissima scogliera di Talmone a Palau, al termine di un trekking che accompagnerà il pubblico da Cala Scilla alla Batteria militare di Talmone, oggi bene FAI – Fondo Ambiente Italiano. Bad Habits, questo il titolo della performance, attinge dai mondi musicali di Ferlaino, musicista, ricercatore e compositore: dalla scena musicale contemporanea (con particolare attenzione alla scena dell’improvvisazione europea) alla musica popolare calabrese, per dare vita a un solo che esplora il potenziale della ripetizione e della variazione.
A chiudere l’appuntamento sarà Il Miele, la presentazione e degustazione guidata da Apiaresos Apicoltori di Sardegna della bottiglia “Isole26” idromele Liune per il festival.
Il programma riprenderà nel pomeriggio a Cala Martinella alle 18:30 per Risacca #17, sarà, invece, l’inedito duo composto dai musicisti turchi Melisa Yildirim al kamancha e Ahmet Ozan Baysal al bağlama (saz) a doppio manico, a condurre il pubblico in un viaggio tra le musiche dell’Anatolia e l’improvvisazione libera, in dialogo con i suoni del mare in una delle baie più intime e raccolte di Palau.
Ritroveremo Ahmet Ozan Baysal – interprete e compositore – con la sua musica che fa sintesi delle tecniche tradizionali bağlama şelpe e delle pratiche armoniche nella musica tonale e jazz, la sera, alle 21:30 in località Porto Faro a Punta Palau, questa volta in solo, in apertura della prima delle due serate AlFaro #9.
A seguire, alle 22:30, chiuderà, invece, la serata, il concerto del Duo Ruut (Estonia), un progetto nato dall’incontro delle due giovani musiciste e compositrici Katariina Kivi e Ann-Lisett Rebane, entrambe alla voce e alla cetra, che suonano insieme a quattro mani, che ha portato la tradizione estone, riletta in chiave minimalista, alla ribalta nella Global Music europea. Al centro dell’esibizione di questo originale progetto ci sono le due voci, eteree e affascinanti, e la cetra usata come batteria oltre che come strumento a corde.