IRA è senza dubbio uno dei dischi italiani più attesi (se non il più atteso) dell’anno. Vuoi perché ci sono i sei anni di distanza da DIE; vuoi perché Iacopo Incani, alias IOSONOUNCANE, ha annunciato la sua uscita da un giorno all’altro senza anticipare nulla; vuoi per la sua travagliata storia di pubblicazione. In origine, l’uscita era prevista per il 2020, anticipata da una serie di concerti nella penisola. Poi sappiamo com’è andata. Successivamente, la data di pubblicazione è stata posticipata al 14 maggio 2021, con la possibilità di ascoltarlo in anteprima in alcuni club italiani (Latteria Molly, Bronson Club, Locomotiv, Apollo e altri) a poche ore dalla sua pubblicazione. Non solo: il 12 maggio, diverse emittenti radiofoniche italiane hanno passato una singola traccia del disco.
IRA è un disco importante: diciassette tracce per quasi due ore di durata, dove si alternano musica del Maghreb e jazz, psichedelia e Krautrock. Secondo le parole dell’autore, è “un disco corale”, che parla di moltitudini in viaggio, cantato in un “poliglottismo sfocato” (Alessandro Besselva Averame, Rumore) che miscela francese e arabo, spagnolo e inglese.
Il canto non è un elemento preminente, ma viene affiancato agli altri strumenti, suonati dallo stesso Incani e da Serena Locci, Simone Cavina, Mariagiulia Degli Amori, Francesco Bolognini, Simona Norato e Amedeo Perri. Al riguardo, Iacopo Incani nelle pagine di Rumore ha detto che “IRA è stato suonato da un organico di 7 musicisti per i quali ho sviluppato arrangiamenti, parti, trame vocali. Ho deciso a monte che non avrei inserito nel disco nulla che non fosse eseguibile dal vivo da questo specifico ensemble. E così è stato: potremo incidere nuovamente IRA in presa diretta risultato sarebbe identico”.Il terzo disco del musicista di Buggerru è stato pubblicato per Trovarobato e RCA Numero Uno in collaborazione con Sony Music. Potete acquistarlo in formato doppio cd.. Lo trovate sulle principali piattaforme di streaming.