Recensione di Ilaria Littera
Insectoscopia è l’ultimo album del progetto di Maurizio Liscia, in arte Phasmide, uscito per LaStanza Records. L’intento è quello di un concept che riflette vissuti esistenziali, attraverso la prospettiva di un insetto come filo conduttore. È sempre presente infatti la similitudine tra insetto e umano, succubi l’uno del vento, l’altro dei sentimenti.
Brani variegati e sempre pronti a sorprendere
I brani sono 10: variegati e sempre pronti a sorprendere. La track di apertura è Umano, costituito da una base ritmata che enfatizza un mood tormentoso completato dal rumoreggiare della chitarra; Sui Miei Rami, è delicato, grazie al piano, ma non si appesantisce neanche con l’ingresso della chitarra sporca; Morire Ad Agosto, ha un’atmosfera tetra e bizzarra, destabilizza piacevolmente l’ascoltatore;Qui C’è Soltanto Aria, parte con un beat pompato dall’aria drammatica, che sfuma in una ballata leggera, senza tuttavia perdere la tensione emotiva di partenza; I Sogni Da Un Lato Sbagliato, è un brano acustico con lievi accenni sintetici e dal carattere introspettivo; Dov’è L’Amour, tratta di un amore sofferto con un intenso pathos che viene ravvivato dall’elettronica; Neve In Soffitta, è un brano disilluso,in cui vige un leggero sarcasmo cupo e amaro; Come Stai, è un misto di emozioni in bilico che suonano ruvide e inquiete; Questa Estate, è una canzone nostalgica e carica di immagini mentali; Le Ragioni Di Un Pianto, chiude l’album con un pezzo sentimentale e pacato inserito in un climax sognante di piano e sinth.
Conclusioni
In Insectoscopia troviamo un’intima malinconia, impacchettata con un suono eclettico e originale. Phasmide ha tante cose da dire nei suoi testi metaforici, in cui offre una particolare sensibilità. Si può fare sicuramente un appunto sulla cura del sound che per quanto sia evidentemente disimpegnato, delle volte suona troppo secco. Tuttavia, i suoi brani ti fanno sentire fortemente le sue emozioni, ma grazie alla contrapposizione del sound, a volte divertente e giocoso, altre agitato, altre ironico e sarcastico, non appesantisce l’ascolto. Si può dire che porti l’ascoltatore nel suo mondo senza farlo sprofondare.