
Identità è un termine nel quale ben si ritrovano gli Ilienses, una delle proposte capaci di esplorare il potenziale della ricerca musicale nel solco, molto battuto e poco sperimentato, della tradizione sarda. Sebbene possa considerarsi all’interno della corrente della musica neo Folk ritualistica di derivazione nordeuropea, il progetto di Mauro Medde e Natascia Talloru si svincola dalla mera riproduzione di una matrice nordica, optando per quello che loro stessi definiscono, in maniera appropriata, Barbagia Dark Folk. L’ispirazione barbaricina è centrale e attorno a essa gravitano la lingua, i suoni (come l’uso del canto a tenore), gli strumenti tradizionali e i temi della poetica autoctona.
“Smarriti dentro il non-tempo e nel non-luogo composto da una moltitudine di ‘ierofanie’ di diversa natura, le quali si rivelano a noi nella loro primordiale sacralità, abbiamo avvertito l’importanza della ricerca delle nostre origini. In particolare, abbiamo esatto la comprensione del come quelle forme, dalle quali proveniamo, abbiano percorso terra, acqua, fuoco e astri per giungere a noi attraverso un linguaggio sonoro silenzioso. Ne riconosciamo le vibrazioni ma non la loro collocazione nella nostra mente, da cui ne discende la necessità di rinvenire la chiave, la ‘Jae‘ del mistero che possa aprirci a portali sconosciuti.”

Jae è il nuovo disco, in uscita il 31 ottobre per Masked Dead Records, che potete ascoltare in esclusiva sul portale di Sa Scena.
La musica di Jae è “ritualistica, atmosferica ed evocativa dell’epoca nuragica, includendo nei testi poesie e storie della cultura popolare”. Gli appassionati del genere non tarderanno a rivedere le latitudini di esperienze musicali quali di Dead Can Dance di Brendan Perry e Lisa Gerrard o gli scandinavi Wardruna e Heilung. Allo stesso tempo, da questi gli Ilienses si contraddistinguono per la scelta del cantato in lingua sarda e l’utilizzo di strumenti musicali di fabbricazione propria e realizzati appositamente per il disco.
“Le pietre e i legni, le tombe e i boschi, le Domus, i pozzi e i Nuraghi, le nostre case primordiali, sono tutti materia viva ultramillenaria nei quali ci addentriamo inseguendo il filo del tempo, che è esso stesso vita e morte. Così vagando nel non-tempo e nel non-luogo, all’altro capo del filo, rinveniamo figure esoteriche, attrattive e infauste, che contornano con lo stesso filo gli estremi transitori di ogni cosa, il principio e la fine di ogni essere, di ogni forma. Dell’uomo. Persino del tempo.”

Gli Ilienses sono Mauro Medde e Natascia Talloru.
Il Recording, mixing e mastering sono opera di Mauro Medde (ILI Music Studio).
L’Artwork è firmato da Arturo Grieco insieme a Natascia Talloru.
Tracklist:
- Jae
- Tzonca
- Eròes
- Hampsicora
- Ili Iur In Nurac Sessar
- Animas
- Arbèschet