Uno dei più acclamati e apprezzati festival musicali dell’ultimo decennio lascia la location che l’ha visto nascere e crescere per approdare a Cagliari. Il Siren Festival da questa estate, infatti, non si svolgerà più a Vasto, in Abruzzo, ma tra la spiaggia del Poetto e l’Arena in Fiera regalando al capoluogo sardo un evento di respiro internazionale che mancava da tanto, troppo, tempo.
Al momento, oltre alle location, sono state rese note le date e i primi partecipanti della rassegna. Saranno quattro le giornate dedicate all’evento, dal 10 al 13 luglio, mentre gli artisti in locandina confermano il livello della manifestazione e, forse, alzano anche l’asticella rispetto alle ultime edizioni. Il primo nome annunciato qualche settimana fa è quello degli Stereolab, storica formazione franco-britannica in attività dai primi anni novanta e fautrice di uno delle più riuscite contaminazioni di pop e alternative, con svariati cambi di direzione tra art rock, elettronica, kraut e leggerezza di stampo sixties. Calcheranno il palco del Siren Fest anche i The Horrors, a conferma di una speciale attenzione verso l’attitudine al cambiamento: anche la band dell’Essex ha saputo mutare forma nel tempo, partendo dal garage degli esordi per arrivare alle recenti sonorità più vicine allo shoegaze, passando per derive psichedeliche e post-punk.
Abbiamo raggiunto Louis Avrami, lo statunitense che nel 2014 ha messo in piedi il Siren a Vasto in collaborazione con Dna Concerti, per capire innanzitutto come mai il festival ha lasciato l’Abruzzo per trasferirsi a Cagliari. «Dopo il Covid, il Comune di Vasto non ha più voluto ospitare il Siren e non ha più tenuto fede agli impegni presi in precedenza», spiega Louis, da sempre molto legato a quel tratto di costa adriatica. «Abbiamo cercato una nuova location per un paio d’anni e Cagliari si è resa disponibile a ospitare il festival».
Per lui non sarebbe la prima volta sull’isola. «Sono stato in Sardegna diverse volte. Nel 2019 ho collaborato con l’associazione Parallel Coast per organizzare un evento nella zona di Sant’Antioco». Quella del Parallel nel 2019 era stata un’edizione particolarmente densa di eventi e la precedente aveva visto la partecipazione proprio di Laetitia Sadier, cantante degli Stereolab.
Quanto alle novità che ancora ci riserverà il festival, Louis non si sbilancia. «Al momento abbiamo annunciato i nostri headliner e molto presto annunceremo gli eventi che si terranno sulla spiaggia di Poetto (al Corto Maltese, ndr), che saranno completamente gratuiti. Annunceremo altri artisti a breve e vi invitiamo a rimanere aggiornati sui social media di Siren». Riguardo invece gli eventi collaterali – da sempre parte integrante del festival e anche uno dei suoi punti di forza – Louis anticipa che ci saranno «panel e presentazioni interessanti sui temi della sostenibilità, dell’uguaglianza di genere nell’industria musicale e altri argomenti. Stiamo anche pianificando delle Masterclass interessanti».
Come sempre quindi grande attenzione per l’ambiente, le tematiche sociali, il territorio e le sue specificità, senza trascurare formazione e divulgazione. Tanta carne al fuoco insomma che farà alzare ancora di più le aspettative del pubblico isolano, non troppo avvezzo a eventi interdisciplinari di così ampio respiro, ma non per questo meno esigente.