Quando una penna autorevole come quella di Carlo Bordone ti accosta ai Portishead e alla 4AD, è molto probabile che tu abbia fatto centro. Da un lato, un’etichetta indipendente americana che ha prodotto gentaglia come This Mortal Coil, The National e Bon Iver; dall’altro, una delle band madri del trip hop. Insomma: per Gold Mass aka Emanuela Ligarò non si parte proprio malissimo.
Se l’LP precedente, Transitions (2019), era stato affidato alle mani di Paul Savage (produttore, fra i tanti, dei Mogwai: anche qui si cade in piedi), Safe è totalmente autoprodotto. Gold Mass alle note musicali, Juri Gey Ronzoni alle grafiche.
A voler essere logorroici, nelle quattro tracce di Safe emergono con eleganza prepotente la voce magnetica, i beat marcati e un bilanciamento non comune fra tensione e relax downtempo: Safe e Soul sono un ottimo esempio. Per usare meno parole: bello.
Emanuela Ligarò ha fatto tappa a Sassari lo scorso 16 luglio per l’anteprima del Festival Abbabula 2021. La attendiamo di nuovo sull’isola a braccia aperte.
A questo link puoi leggere la recensione dell’album, scelto come Disco della settimana su Sa Scena.