Gold Mass – Reverb

Gabriele MuredduAscolti, Video

GOLD MASS è un progetto elettronico che brilla per la sua vocazione internazionale, nata anche sotto l’auspicio di un esordio prodotto da Paul Savage dei Mogwai. Il secondo lavoro, Safe, ha confermato il talento cristallino di Emanuela Ligarò e la sua attenzione per ogni singola nota dei brani, di cui cura ogni aspetto dalla scrittura alla produzione . Ogni frammento del suono vibra di vita propria e riflette la cura e la passione dell’artista per la propria opera e il messaggio che vuole veicolare. Tale modus operandi è stato confermato nei primi due singoli del 2023, entrambe anticipazioni del terzo lavoro in studio che vedrà la luce questa estate. 

Reverb, pubblicato il 14 aprile per la Our Massive Beauty, segue Flare dello scorso gennaio e ne rappresenta la naturale prosecuzione in termini di suoni – di altissimo livello per produzione e resa sonora, legato anche alla sua formazione accademica come specialista in acustica sperimentale – e di percezioni sensoriali.  L’artista prosegue l’esplorazione di territori nuovi e affini alle proprie corde, proponendo un trip hop di matrice bristoliana (Massive Attack, Tricky e Portishead),  arricchito da elettronica oscura alla Woodkid e contemporary neo r’n b alla James Blake, Fka Twigs e Sevdaliza. Proprio con l’artista persiana condivide suoni e percorso, in particolar modo con Shabrang e Raving Dhalia. Allo stesso modo affronta tematiche profonde, focalizzandosi sulla complessa questione dell’autostima e dell’amore condizionato.

La stessa GOLD MASS spiega che « È una riflessione profonda sul significato del valore e del merito. REVERB evidenzia l’idea fuorviante che l’amore, la considerazione e l’affetto siano obiettivi da guadagnare, da meritare, qualcosa di cui non siamo degni solo perché siamo vivi, come esseri umani. La convinzione che non siamo abbastanza per ottenere amore per come siamo dalla nascita, ci porta ad attuare strategie e indossare maschere per essere degni d’amore e scongiurare la paura dell’abbandono, della solitudine e quindi della morte, paure che come esseri sociali inevitabilmente ci appartengono. Ci impegniamo per eccellere. » Il singolo, interamente autoprodotto e registrato presso l‘Auroom Studio di Pisa, è disponibile sulle piattaforme di streaming. Il mix e il mastering è stato affidato a Stefano Puddighinu e l’artwork è opera della fotografa e visual artist svizzera Dafni Planta. Il lancio del brano è accompagnato da un magnifico video, girato dal Cottonbro Studio di San Pietroburgo (Russia), con il contributo di Alessio Ferrari e l’editing finale curato dalla stessa GOLD MASS.