Giocca – Sardofuturismo

Francesco Bustio Dettori Musica, Recensioni

Sardofuturismo è la nuova fatica discografica di , rapper, MC, musicista sassarese, ed è stato composto fra il 2019 e il 2023, racchiudendo quindi un lavoro piuttosto lungo e complesso. Non si può certo dire che il titolo non susciti una immediata curiosità. Il termine Afrofuturismo è stato coniato solo nel 1993, ma identifica una corrente culturale attiva fin dagli anni settanta  che ha coinvolto scrittori, musicisti e artisti afroamericani come il pittore Jean-Michel Basquiat, la scrittrice Octavia Estelle Butler, musicisti come Sun Ra o George Clinton.  Mark Deky, che coniò il termine, lo definì in questa maniera: «L'Afrofuturismo è l'appropriazione della tecnologia e dell'immaginario science-fiction da parte degli afro-americani (…) questa appropriazione equivale a fare uso di strumenti informatici freddi e ostili per trasformarli in armi utili alla resistenza di massa». E ancora Ytasha Womack insiste sull'argomento: «Afrofuturismo proietta le persone di discendenza africana nel futuro, in una dimensione dove il concetto di razza non è altro che una creazione». Le caratteristiche di tale movimento sono molteplici: la battaglia per la parità dei diritti fra persone bianche e persone di colore, con le ultime a essere finalmente coinvolte nello sviluppo tecnologico, la lotta per il femminismo, una certa tendenza alla fantascienza e alla miscela fra antico e moderno, il tutto drappeggiato da forti tinte psichedeliche. Perfino il rapporto fra intelligenze extraterrestri e robotica viene inteso come un rapporto di puro schiavismo, con rimandi più che evidenti alla storia degli afroamericani. Tutto ciò arriva fino ai giorni nostri, esaltato e sottolineato da pellicole come Black Panther, film ormai di culto che ha assunto significati probabilmente molto più ampi rispetto alle intenzioni iniziali.

Ed è da questo parallelismo fra popoli sfruttati che si ha origine appunto il Sardofuturismo di Giocca, descritto in grafica (copertina psichedelica a cura di Fabio Alfonso), parole e note durante le 10 tracce formanti il corpus del disco, e introdotto da uno strumentale che ne delinea già la cifra stilistica. La traccia che dà il titolo all'intero album fornisce un ritmo smaccatamente funk, perfetto per snocciolarne la vicenda trainante: gli antichi nuragici, a bordo di una navicella spaziale, ritornano nella loro terra natìa, abbandonata in tempi remoti per dedicarsi all'esplorazione nello spazio da buoni guerrieri Shardana, con lo scopo di guidare i sardi di oggi verso una rinnovata consapevolezza. Si prosegue con buon ritmo fra rime e flow che si sciolgono sui beat (da segnalare il master a cura di Marco Mei), e sono diversi gli artisti i quali collaborano alla stesura dei brani: Baldedda Mannu, Vlade, Kabaddu, DJ Padrino, Neia Dendê. L'italiano si mischia con il sassarese mentre il funk e suggestioni jazz coabitano in equilibrio perfetto: contaminazione è la parola d'ordine. Fra le rime c'è spazio per dissing personali (Fatevi una Vita), canzoni di denuncia (Punta Giglio Libera), inni all'amicizia (RGWC). Non manca lo spazio riservato alla melodia: Incredibile è un piccolo gioiello occhieggiante al r'n'b e al soul in stile Lauryn Hill.

Sardofuturismo è un disco fortemente identitario, dove Giocca esalta la sua appartenenza alla famiglia dell'hip hop e al popolo sardo, temi comunque ricorrenti nella sua carriera (torna in mente La Storia Hip Hop di Sassari), e molti altri sono i rimandi a vecchi successi del rapper sassarese. L'accostamento fra la lotta degli afroamericani per ottenere diritti e dignità negati e la vicenda sarda (l'indipendenza negata, lo sfruttamento del popolo e della terra, l'oppressione straniera, i diritti negati) è sicuramente coraggioso e ambizioso, e offre spunti di pensiero interessanti e si colloca nel filone della canzone politica, un tema che ultimamente in pochi hanno il coraggio di affrontare.

Musicalmente siamo di fronte a un album che strizza l'occhio a un certo hip hop anni '90 lontano da suoni più contemporanei ma ricco di scratch. Se cercate autotune o bass glide potete tranquillamente passare oltre, oppure potete scegliere di farvi contagiare da beat con sonorità che al giorno d'oggi non sono assolutamente scontate. Giocca assicura che il concetto di Sardofuturismo verrà ampliato e analizzato ancora più in profondità nel successivo album, Heliocentric Rhymes, che arriverà nelle case di chi ne ha sostenuto la realizzazione tramite crowdfunding a Settembre. Non resta quindi che attendere il nuovo capitolo della lunga saga del rapper sassarese.