Sa Scena spesso non fa rima con Novena. Ma è anche vero che festa paesana non è soltanto la canzone di una delle due singer del vecchio Duo di Oliena. Cerchiamo quindi rime interne e figure fonetiche, sintattiche e semantiche perché ora occorre stare sul pezzo. E non circa l’uscita del brano, che ormai è vecchio di qualche mese, ma perché ora è tempo di feste peri sas biddas, con anche tutti i riti religiosi che coinvolgono emotivamente persino agnostici, atei e blasfemi. E quale è il pezzo che meglio si candida a descrivere questi passaggi comunitari senza scadere nei format etnotelevisivi à la Congiu & Marongiu? Complice il suo tràgiu cantadu ricco di lessico e sintassi tipiche di chi mastica la lingua, Gianluca Fadda ci ha regalato ad aprile Sa Novena, un brano che ben si stende sulle pennate del maestro di Lodine Fabio Calzia. Roba forse più adatta per qualche pub irlandese chi non pro Sardegna Canta. Marcade·bos·lu in punta de billete. «Sona sona sa campana, sa campana sona sona, sona forte sona tantu, no est torrau ancora su santu».