Nella copertina di Personal, il nuovo lavoro di Francesco Serra, appaiono pezzi di vetro, scarti di materia assemblati e messi in mostra quasi a voler dimostrare che anche un frammento non solo è parte del tutto, ma possiede una sua essenza e una sua personalità. Vetri di vario colore e dimensione estratti dal loro ruolo originario diventano altro e assumono nuova vita, cercano e trovano una diversa posizione nel mondo, un nuovo statuto ontologico.
Anche l’approccio alla musica di Francesco Serra – che da qualche tempo ha lasciato il vecchio moniker Trees of Mint – sembra andare in questa direzione. Quella di destrutturare le masse del suono, scoprire le più impercettibili variazioni di luce. Serra è impegnato a esplorare i sentieri che dalla sua chitarra portano verso luoghi mai visti e immaginati, concentrato nel capire se esistono altri modi di approcciarsi alla materia sonora, delineare una nuova ecologia della musica.
In questa impervia transizione Personal chiede all’ascoltatore la giusta attenzione e una buona dose di predisposizione al nuovo, all’inconosciuto. Il mondo della sperimentazione e della ricerca vive in una dimensione di continua tensione creativa, sfida le leggi della conoscenza e offre nuove e inedite visioni: talvolta rassicurano e pacificano, altre volte sono perturbazioni da cui ripararsi e proteggersi. L’importante è farlo con la giusta predisposizione, come fa Serra, l’uomo che cammina sui cocci di vetro.
L’album è disponibile in formato digitale e anche in CD su Bandcamp.