Dal 12 al 14 ottobre, sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, si è svolta la sedicesima edizione del Premio Parodi. Nel corso delle tre serate i finalisti si sono affrontati, davanti a pubblico e giuria critica, per contendersi uno dei riconoscimenti più prestigiosi in ambito world music in Italia e all’estero. Sotto la direzione artistica di Elena Ledda e con la conduzione affidata a Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu, i finalisti hanno proposto due brani del proprio repertorio e uno in omaggio ad Andrea Parodi, tratto dalla sua discografia.
Il cartellone prevedeva anche la proiezione del video di “Panaderas de lo perdido” degli Ual-la! (prodotto dalla Fondazione Andrea Parodi), e le esibizioni degli ospiti quali Peppe Voltarelli, Fausta Vetere (con Umberto Maisto), Giacomo Vardeu e Ual-la!.
Venerdì 13 ottobre, nel pomeriggio, Matteo Leone ha presentato il suo disco “Raixe”. La collega di etichetta, S’Ard music, Stefania Secci Rosa, invece ha intrattenuto il pubblico con alcuni brani tratti dal suo ultimo lavoro “Sola”.
Nella serata di sabato 14, è avvenuta la consegna del Premio Albo d’oro 2023 a Paolo Angeli, che ha deliziato il pubblico con un breve concerto. Infine la proclamazione del Vincitore assoluto, del Premio della Critica, delle menzioni e dei premi collaterali.
I vincitori della sedicesima edizione sono Osso Sacro, dalla Campania, tributati anche come miglior arrangiamento.
Il premio della critica è stato consegnato ad Andrea Andrillo, insieme alla menzione per il miglior testo. La migliore interpretazione di un proprio brano, oltre a quella per un brano di Andrea Parodi, è stata di appannaggio del campano Guido Maria Grillo.
Per questi tre artisti, a pari merito, c’è stata anche la segnalazione dei concorrenti stessi.
Hiram Salsano (Campania) porta a casa il premio della giuria internazionale, mentre Looping Greis (Madrid) conquista la menzione dei giovani in sala. Ultimo riconoscimento, quello per la migliore musica, va a Curamunì (Sicilia).