Sa ferula è una pianta mediterranea perenne il cui nome, declinato in Feruja, ha ispirato il nuovo progetto del produttore, turntablist e fingerdrummer Angus Bit, che ha unito le proprie forze con altri due artisti conterranei: il chitarrista e sound designer Andrea Balia e il musicista Riccardo Spada.
Nella bio breve descrivono il loro sound come “i suoni di un terreno arido, creati tramite un intreccio di chitarre, voci e samples elettronici”. L’ascolto del singolo Arde, lo conferma in parte, ma risulta riduttivo. Se dovessimo pensare a un parallelismo, il primo nome sarebbe David Eugene Edwards, polistrumentista artefice di un sound distintivo nei suoi progetti Wovenhand e 16 Horsepower: blues primordiale, country distorto e tematiche di redenzione, spiritualità e legame con l’ambiente ruvido ed evocativo degli Appalachi.
Arde è anche questa tipologia di sound, ma declinato in chiave isolana e sperimentale, tra cespugli di macchia mediterranea, arpeggi e tappeti di chitarre dilatati dai ritmi delle launeddas (di Spada e Balia) e dai sample e drum machine curata da Angus.
Arde, biglietto da visita di un album d’esordio che attendiamo con curiosità, è disponibile dal 7 febbraio sulle piattaforme streaming.