European Jazz Expo 2021

Claudio LoiLive report

Il racconto della quarantunesima edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna

Fotografie di Stefania Desotgiu e Daniele Fadda

Il festival Jazz in Sardegna è un’eccellenza della cultura isolana. Non solo da un punto di vista strettamente musicale, ma culturale nel senso più ampio del termine, ovvero per la sua capacità di essere veicolo di creazioni artistiche, animazione sociale, economia diretta e indiretta, promozione e sviluppo. Più o meno tutto quello che la politica afferma di voler raggiungere per la nostra isola, ma spesso ha difficoltà a realizzare (…e qualche volta azzerare con un click). Da 41 anni Jazz in Sardegna è una delle migliori vetrine per raccontare un’isola che va oltre il mare, oltre il folklore, oltre le stagioni e le mode. Essere ancora qui a distanza di tanti anni è un miracolo persino difficile da spiegare, un intricato sistema di valori che negli anni ha trovato la sua legittimazione e affermato in modo chiaro che non si può prescindere da investimenti di questo tipo se si vuole stare al passo con il mondo che cambia e con la sfida di essere allo stesso tempo locali e globali, antichi e contemporanei, pronti a cambiare pur rimanendo legati alle proprie radici. Questo chiaramente vale per tutto il sistema culturale locale: i tanti festival jazz, le rassegne rock, gli incontri letterari, il teatro, la danza, il cinema, le tradizioni. Presidi culturali che nel tempo hanno forgiato una nuova idea di Sardegna senza snaturare le sue immense valenze antropologiche, ma creando una visione d’insieme meno autoreferenziale.

European Jazz Expo - Jazz in Sardegna - Daniele Fadda - Parco della Musica - Cagliari - foto report - 2021 - Sa Scena - 15 ottobre 2021
Emmet Cohen trio – foto di Daniele Fadda

Me lo ricordo benissimo il concerto dell’Art Ensemble of Chicago al Teatro Massimo di nel lontano 1980: eravamo giovani e ingenui, spaventati ma curiosi e pronti ad afferrare ogni spiraglio di cambiamento che queste musiche portavano. Eravamo in tanti, tantissimi e tutti coscienti di vivere un momento unico, importante, seminale e fondativo. Non sapevamo bene cosa ci aspettava su quel palco ma la sensazione era quella di un evento che ci avrebbe cambiato per sempre. E così è stato! Da quel giorno è iniziata una nuova storia per la nostra isola: altri festival si sono aggiunti, tanti hanno deciso che quella musica poteva essere la loro musica sempre con tenacia e forza d’animo. Quello che è successo dopo quel concerto lo conosciamo bene. Jazz in Sardegna è diventato un evento culturale di rilievo internazionale ospitando i migliori interpreti del jazz mondiale, dando spazio alle proposte locali, creando sinergie e collaborazioni tra la tradizione e il nuovo verbo musicale che arrivava da ogni parte del mondo. Abbiamo assistito a concerti memorabili e a esperimenti azzardati e insoliti, abbiamo capito che la grande tradizione musicale sarda poteva anche dialogare con altre espressioni artistiche, che si potevano creare altri universi sonori pur mantenendo intatta la propria storia, senza snaturare un sistema di valori così perfetto e immanente, semplicemente aprendo gli occhi e l’anima a quello che il mondo poteva proporre. Se la Sardegna verrà ricordata in futuro sarà per una tradizione musicale che si ripropone da millenni, ma anche per questa insolita e strana capacità di mettersi a disposizione e dialogare, comunicare, conoscere.

European Jazz Expo - Jazz in Sardegna - Sardica Orchestra - Stefania Desotgiu - Parco della Musica - Cagliari - foto report - 2021 - Sa Scena - 14 ottobre 2021
Sardica Orchestra – foto di Stefania Desotgiu

Negli anni questo festival ci ha abituati a continui cambi di rotta, talvolta voluti dagli organizzatori altre volte arrivati per contingenze umane e politiche. Abbiamo vissuto eventi di ogni sorta, in spazi sempre diversi con formule in continua evoluzione, dalla vecchia Fiera Campionaria ai grandi eventi all’Anfiteatro Romano di Cagliari, ma anche piccoli club, parchi, strade, piazze, teatri. Negli ultimi anni il Festival ha cambiato pelle, ha assunto una nuova dimensione diventando , una scelta che lo avvicina sempre più alle grandi kermesse europee con un particolare riferimento a festival come l’olandese North Sea Jazz Festival e proposte simili. Per quanto mi riguarda il punto più alto è stato raggiunto quando il festival ha occupato gli spazi del Parco di Monte Claro a Cagliari per alcune memorabili edizioni: per alcuni giorni il Parco è stato messo a disposizione della musica con concerti in tutte le ore del giorno, tanti palchi, decine di set, spazi per la ristorazione, spazi per proposte commerciali, incontri con i musicisti e tante altre opzioni in uno scenario accogliente e insolito. Poi questa storia è finita, ma rimane un bellissimo ricordo con la speranza che prima o poi si possa replicare.

European Jazz Expo - Jazz in Sardegna - Daniele Fadda - Parco della Musica - Cagliari - foto report - 2021 - Sa Scena - 15 ottobre 2021
Carles Benavent, Tino di Geraldo, Jorge Pardo – foto di Daniele Fadda

L’edizione del 2021 arriva dopo un anno di purgatorio per le vicende sanitarie e si intuisce quanto questo abbia significato in termini organizzativi. Sono stati utilizzati per l’occasione alcuni spazi del Parco della Musica (in attesa che diventi pienamente disponibile) e per quattro giorni si è tornati a vivere il fascino della grande musica in questa città. Tanti concerti, tutti di ottima qualità, e una proposta variegata per cercare di soddisfare un’utenza che negli anni è cambiata così come sono cambiate tante cose in questo mondo. Quest’anno il festival è stato aperto da una produzione originale: lo spettacolo al Teatro Lirico “Mimì da Sud a Sud. Sulle note di Domenico Modugno” che ha coinvolto l’attore Mario Incudine e la sua band, Moni Ovadia (che ha curato la regia) e l’Orchestra Sinfonica del Teatro Lirico di Cagliari diretta da Valter Sivilotti. Una collaborazione inedita e un ottimo modo per far incontrare soggetti culturali spesso chiusi nel proprio mondo e la speranza che sia l’inizio di una nuova storia musicale.

European Jazz Expo - Jazz in Sardegna - Daniele Fadda - Parco della Musica - Cagliari - foto report - 2021 - Sa Scena - 15 ottobre 2021
Gavino Murgia, Fabio Giachino, Patrice Heral Trio – foto di Daniele Fadda

Come da tradizione anche quest’anno c’è stato il doveroso coinvolgimento di tanti musicisti locali che vanno dall’ensemble di Paolo Carrus (da sempre molto vicino a questo festival) alla big band di Paolo Nonnis, al sempre perfetto Gavino Murgia e alle nuove proposte di Francesca Corrias (che però ha rimandato l’appuntamento ad altra data), e le anteprime dei nuovi lavori di Stefania Secci Rosa e delle Balentes. Un posto d’onore è stato quest’anno riservato ad alcune produzioni provenienti dalla Spagna, un paese con cui il festival ha stretto un patto di collaborazione e che è l’occasione per ascoltare musicisti che difficilmente sarebbero arrivati da queste parti e che a loro volta saranno il lasciapassare per i nostri musicisti in terra spagnola. È doveroso citare anche l’esibizione dell’Orchestra di Valter Paiola che ha proposto un omaggio a Franco Califano in salsa latin con garbo, passione e tanto mestiere. Ma, lo sappiamo, questo festival è da sempre caratterizzato per riuscire a intercettare i migliori interpreti del jazz internazionale e anche questa edizione è stata all’altezza della sua fama.

Il poliedrico sassofonista Butcher Brown ha offerto uno show senza barriere e oltre i generi, il trio del pianista Emmet Cohen è apparso così frizzante e pieno di energie positive, perfetto mix di tradizione e modernità con quel mood tanto legato alla città di New York e a un immaginario che non possiamo che condividere.

Ottimo anche il set proposto da due giganti del jazz come Dave Holland e John Scofield che, nonostante un’esperienza infinita, hanno ancora il piglio e l’emozione degli esordienti: classe in quantità industriale e un suono riconoscibile e imperituro.

European Jazz Expo - Jazz in Sardegna - Avishai Cohen Trio - Stefania Desotgiu - Parco della Musica - Cagliari - foto report - 2021 - Sa Scena - 16 ottobre 2021
Avishai Cohen Trio – foto di Stefania Desotgiu

Ma la sorpresa più forte, il concerto che mi ha lasciato a bocca aperta è stato quello del trio del contrabbassista Avishai Cohen. Una macchina perfetta, una comunione d’intenti che ha dell’incredibile tanto è solida e coerente in ogni minima azione. Un suono che rimanda a tante cose (Jarrett certamente nella sua fase più immaginifica) ma che rimane assolutamente originale e viaggia oltre il semplice citazionismo. Classe assoluta e tecnica stellare al servizio di un progetto unico e irripetibile che, oltre alla grande classe del leader, ha messo in evidenza la grande sensibilità del pianista Elchin Shirinov e la verve ritmica di Roni Kaspi, batterista tanto giovane quanto sicura di sé. Un concerto che rimarrà scolpito nella mia nuvola dei sogni musicali.

Il festival ha anche regalato momenti extra concertistici: la presentazione di alcuni progetti didattici, le sempre affascinanti lezioni di musica di Giovanni Bietti e il dovuto omaggio a uno dei padri di questo festival: il grande Isio Saba che abbiamo potuto salutare attraverso alcune sue foto storiche esposte negli spazi adiacenti l’Auditorium e che saranno esposte anche all’aeroporto di Cagliari fino al 30 ottobre.