Etnosfera, la terza edizione

Enrico Melis CostaNotizie

È tempo di una terza, nuova edizione per : festival di popoli e musiche, che da venerdì 28 a domenica 30 giugno avrà luogo nel comune gadduresu di . La tre giorni, completamente gratuita, è organizzata dalla Pro Loco del paese, con il sostegno del Comune e della Fondazione di Sardegna, oltre al contributo di .

Venerdì 28 giugno si partirà in Piazza Tortu con i dibattiti d’apertura “Lingua Madre Social”, moderato da Ivo Murgia con ospiti Emiliano Mulas e Marina Meloni Mameda, e “Cercala se puoi”, condotto dal direttore artistico Marco Lutzu con la cantautrice Chiara Effe, che si esibirà subito dopo nel primo live del festival.

Sabato invece la prima location sarà Fonte Cagadda per gli incontri “Di Suoni e Sapori” con l’artista Arrogalla e “Il poeta degli stazzi” con lo studioso Andrea Muzzeddu, moderati entrambi da Lutzu. La mattinata si concluderà con la performance “Di Versi e Suoni”,  selezione di poesie e racconti tratte dal Premio Aggju di conti gadduresi e cossi a cura della Filodrammatica gallurese, sonorizzate dallo stesso Arrogalla. Nel pomeriggio ci si sposterà al Parco Capitza con l’incontro “Poetas a Tenore” condotto dallo studioso Bustianu Pilosu, che introdurrà poi il quartetto dei bittesi Tenore Vitzichesu; seguirà il concerto degli Ilienses, in trasferta dalla “Barbagia Oscura” che dà il nome alla loro performance. La notte sarà scandita da dj set tra elettronica e world music, iniziando dal duo di Pierpaolo Vacca e Dj Cris, seguiti dal set di Arrogalla che eseguirà l’ultima fatica Suite, e a chiudere il partenopeo Pellegrino tra funk, disco, italo, vibrazioni napoletane e jazz.

Domenica l’apertura sarà affidata al violoncellista Gianluca Pischedda con la performance “Alone”, presso la Chiesa di Santa Vittoria. Nel pomeriggio invece, il Museo etnografico Meoc ospiterà l’incontro “Dietro le quinte” sulle donne nel cantu a cattru con ospiti la cantante aggese Dolores Biosa e quattro voci nuove dello stile. Avrà poi spazio la musica da cinema con il dialogo “Faber, Sardegna” tra Gianfranco Cabiddu, autore del documentario omonimo, e uno storico collaboratore di De André come Mark Harris: alla sera sarà quindi sua la chiusura della rassegna in Piazza del Rosario, in un concerto per piano solo ispirato all’opera di Cabiddu, proiettata sulle pareti in granito della chiesa per tutto il pubblico. 

Maggiori informazioni sulle pagine Facebook e Instagram del festival.