Recensione di Luca Garau
Pubblicato nel settembre dello scorso anno, See you there è l’ultimo Ep della DJ, producer, conduttrice radiofonica Elisa Bee. Algherese di nascita, si è stabilita a Milano dove, partendo dai club, è arrivata fino a Radio Due a fare da Selezionatrice per Babylon, programma di Carlo Pastore.
Il richiamo a Pastore persiste, soprattutto per chi ricorda il programma Our Noise e la sua sigla: Material Problems di Kit Clayton, le cui atmosfere e sonorità sembrano pervadere tutto l’EP.
Perfetto nei club, ma ben apprezzabile anche nel silenzio della propria camera, See you there non mostra i segni della chiassosità dei lavori precedenti. Tutto è più racchiuso, più regolare, nel segno di un singolare, ma interessante ermetismo.
Le quattro tracce – tutte a 160 bpm – si susseguono in un fil rouge ansiogeno che, quasi in apnea, conduce al suo acme nell’ostinato “self control” di CTRL: mantra vocale e claves fuori tempo su cassa in quattro ordiscono una trama perfetta di conforto e angoscia.
È un disco, maturo, ragionato, che merita più di un ascolto attento, così da poterne cogliere la completezza delle sfumature.

