di Daniele Mei
Si può ancora, nel 2019, pubblicare un disco di pop suonato risultando freschi, godibili e soprattutto credibili? Difficile, anche se poi qualcosa, tra i fitti rami di una sovrapproduzione che crea una svalutazione del mercato discografico riesce a emergere e a ritagliarsi un suo spazio con personalità.
Stiamo comunque ragionando su un lavoro che sarà relegato, ahimè, a un piccolo pubblico. Ed è ingiusto, perché i Trigale, in questo loro primo album di studio, riescono a cucire come dei sarti un disco che in pochi ascolti diventa orecchiabile quasi da non uscire più dalla testa.
Un abito che potrebbe essere vestito da un pubblico ben più ampio se nella cultura di massa ci fosse spazio anche per la musica che non viene delle major e se nella gente ci fosse più curiosità e più apertura mentale verso le cose belle. […]
Tratto dal disco In pancia al pesce del 2018